SESSA AURUNCA – Giustizia “preistorica”: giudice di Pace ancora senza internet

SESSA AURUNCA (di Tommasina Casale) – Giudice di pace senza internet, usa ancora il fax, Vernile interroga il sindaco. L’amministrazione comunale di Sessa Aurunca, per mantenere l’ufficio del giudice di pace in città, ha concesso lo stabile ad uso gratuito. In tutto questo però si è dimenticata che siamo nell’epoca in cui il fax è un reperto archeologico. Ormai il mondo va avanti con internet e con la posta certificata. Tecnologia che viene utilizzata ormai in tutti gli uffici pubblici. L’ufficio del giudice di pace di Sessa Aurunca, però, non può seguire il passo con i tempi moderni, dato che, non è dotata da una classica, e forse anche banale, linea internet. Il capogruppo di “Svolta Democratica”, Basilio Vernile venuto a conoscenza della mancanza della rete Adsl e di conseguenza la linea internet, necessaria per poter espletare le mansioni introdotte dal nuovo processo telematico, ha prodotto u interrogazione consiliare dove chiede al sindaco Luigi Tommasino di intervenire celermente: “in primo luogo, perché la funzione del Giudice di Pace, presidio di legalità nel territorio e strumento fondamentale di semplificazione giudiziaria e di giustizia di prossimità, di cui i cittadini hanno sempre più bisogno, possiede numerose competenze sia in materia civile che in materia penale ed inerenti al Codice della Strada. In secondo luogo, perché Sessa Aurunca, quale centro principale di mandamento, deve conservare la sua funzione di centro servizi di area vasta. Sempre in questa chiave continua ad essere importante, a mio avviso, la “collaborazione” con i Comuni limitrofi, anche se la stessa non si è mai tramutata in collaborazione economica”. Vernile chiede all’amministrazione comunale di conoscere: ” la volontà in merito, e se la stessa intende sollecitare le Ammirazioni limitrofe ad adempiere agli impegni presi”. Tommasino ha già fatto sapere che chiederà alle amministrazioni che si sono impegnate per mantenere l’ufficio in zona di intervenire economicamente per sopperire a tale mancanza