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La lottizzazione limatelle

VAIRANO PATENORA – Lottizzazione Limatella e oneri “sospesi”, Cantelmo risponde a Martone: tutto pagato

VAIRANO PATENORA – Lottazzazione Limatelle e oneri “sospesi”, il primo cittadino Bartolomeo Cantelmo, anche in qualità di lottizzante, risponde alla richiesta avanzata dal consigliere comunale Giampiero Martone. Egli chiedeva di conoscere se corrisponde al vero quando affermato in un documento nel quale si legge che per la lottizzazione Limatellae il comune deve incassare ancora la somma di 150mila euro.

La risposta di Cantelmo:
“Il consigliere comunale Giovanni MARTONE, in riferimento ad   affermazioni dell’avv. Moreno, riportate su un giornale on line e su face book, secondo le quali il Sindaco del Comune di Vairano Patenora dott. Bartolomeo Cantelmo avrebbe dovuto versare nelle casse comunali la somma di Euro 150.000,00 per oneri di urbanizzazione non pagati relativi alla lottizzazione denominata Limatelle e che la lottizzazione stessa sarebbe abusiva, ha posto i seguenti quesiti all’Ente Comunale:

  • A quanto ammontano i tributi versati per la lottizzazione in oggetto;
  • Se la somma versata risponde a quanto dovuto e quanto eventualmente resta da versare;
  • Quali sono le opere realizzate e quali da realizzare;
  • Se la lottizzazione è abusiva.

Previa acquisizione di relazione storica dell’ufficio tecnico relativa all’oggetto dell’interrogazione lo scrivente sindaco Bartolomeo Cantelmo relaziona quanto segue:

in riferimento al primo e al secondo quesito premesso che riguarda un piano di lottizzzazione autorizzato dal consiglio comunale nel 1993 con convenzione stipulata nel 1995 ed un permesso a costruire del gennaio 2005 si evidenzia che le norme, nonchè il PRG comunale, non prevedono il pagamento di oneri di urbanizzazione per i piani di lottizzazione convenzionata in zone D del PRG a destinazione artigianale-commerciale perchè i lottizzanti, come nel caso di cui in premessa, devono provvedere a realizzare a LORO SPESE tutte le opere di urbanizzazione non presenti nell’area ov0vero strade, marciapiedi, parcheggi, punti luminosi, aree verdi, rete fognaria, idrica, telefonica, elettrica, depuratore, etc.  Solo alla scadenza del piano di lottizzazione e, previo collaudo e contabilizzazione, dette opere dovranno essere cedute senza alcun onere al comune.  Nella fattispecie, per la realizzazione delle opere previste, in parte realizzate in parte da completare, i lottizzanti avevano previsto di spendere 258.478.551 lire, così come riportato nel computo metrico della convenzione stipulata nel 1995, tra l’ente comunale ed i sig. Panarello Maria ( madre del Dott. Cantelmo) e D’Arezzo Anna, allora titolari del bene.  I lottizzanti (e per essi il dott. Cantelmo) hanno provveduto a pagare, PER IL RILASCIO DEL PERMESSO A COSTRUIRE di un fabbricato con vari locali per attività commerciali artigianali (n. 4 del 19-1-2005, vedi allegato) poi edificato sul lotto D, TUTTI GLI ONERI DI COSTRUZIONE ALLORA RICHIESTI COME CALCOLATI DALL’ENTE, come da norme allora vigenti ed in base alla convenzione in atto, per un totale di EURO 11.612,19 (costo di costruzione) oltre EURO 916,65 per diritti di segreteria, EURO 51,65 per diritti di segreteria, EURO 60,00 diritti ASL (vedi bollettini postali  allegati relativi ai vari versamenti a suo tempo fatti).  PERTANTO, IL DOTT. CANTELMO, AD OGGI, IN RIFERIMENTO ALLA LOTTIZZAZIONE IN OGGETTO ED AL FABBRICATO EDIFICATO AVENDO PROVVEDUTO A PAGARE TUTTO QUANTO RICHIESTO E DOVUTO, NULLA DEVE AL COMUNE DI VAIRANO PATENORA.  Per quanto riguarda lo stabile allocato sul lotto E questo già era esistente (vecchia casa rurale) prima della lottizzazione. In riferimento al terzo quesito si precisa che, ad oggi, sono state realizzate a spese dei lottizzanti le seguenti opere:

  1. Strada di lottizzazione;
  2. Cabina elettrica Enel;
  3. Rete fognaria, elettrica, telefonica, idrica;
  4. Impianto di depurazione
  5. Parte dell’impianto di illuminazione;
  6. Parte dei parcheggi;
  7. Parte del verde pubblico e dei marciapiedi.

Restano da completare come detto a spese dei due titolari della lottizzazione, marciapiedi con punti luce , area parcheggi, area verde, rete telefonica entro la scadenza del piano di lottizzazione convenzionata fissata per il settembre 2017.  Alla scadenza della convenzione, i lottizzanti (Cantelmo Bartolomeo, subentrato a Panarello Maria, e D’Arezzo Nicola, subentrato a D’Arezzo Anna) hanno la possibilità, così come prescrive la legge, anche di non cedere al comune parte di tali opere previo pagamento all’Ente, se questo ritiene opportuno, di una somma calcolata in base ai metri quadri non ceduti.  In riferimento al quarto quesito, così come confermato dall’Ufficio Tecnico Comunale, la lottizzazione è legittima avendo i lottizzanti rispettato tutte le leggi in materia. Comunque ad onore di storia si fa presente che il piano di lottizzazione veniva approvato dal C.C. con atto n. 58 del 09-12-1993, la convenzione tra i proprietari lottizzanti Panarello Maria e D’Arezzo Anna veniva stipulata in data 25-7- 1995; in data 12-2-2007 con delibera di G.C. N. 23 veniva concessa proroga per anni 2; il 30-12-2008 con delibera N.201 veniva approvata la variante al piano di lottizzazione previa acquisizione del parere favorevole della sez. urbanistica della provincia di Caserta (07-8-2008) e pubblicata sul BURC della Regione Campania in data 16.2.2009; in data 8.9.2009 veniva stipulata una nuova convenzione tra i lottizzanti dr. Cantelmo Bartolomeo (subentrato a Panarello Maria) e D’Arezzo Anna. La stessa scadrà nel settembre 2017.

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un commento

  1. Intervengo in questo miserevole “gioco delle parti” di pirandelliana memoria, tra un’opposizione che finge di esser tale ed un sindaco che continua a fare il finto tonto, continuando a menare il can per l’aia pur di non far fronte alle sue gravi responsabilità di lottizzante.
    Io dico, con cognizione di causa, che il sindaco di Vairano Patenora si è reso autore di una LOTTIZZAZIONE ABUSIVA non avendo completato le opere nell’inderogabile termine decennale scaduto nel 2005, non avendo realizzato le opere di urbanizzazione primaria, non avendo ceduto gratuitamente al Comune le aree standard ovvero non avendo versato nelle casse comunali oneri di urbanizzazione per circa 150.000 euro.
    Inoltre, si è reso responsabile del mutamento di destinazione d’uso del Casale Cantelmo da catering in attività di ristorazione (cosa che gli era già stata vietata nel 2009) ed in ciò è stato agevolato dalla responsabile suap nel novembre 2012 quando era già in carica come sindaco, facendo presentare (il Cantelmo) una scia commerciale dal gestore del casale. Scia commerciale che non avrebbe mai potuto mutare la destinazione di zona dell’area in questione che prevede la ESCLUSIVA possibilità di svolgere in quell’area attività industriali, artigianali o commerciali all’ingrosso e MAI commercio al dettaglio; ma il Sindaco ha consentito in quell’area tre attività che sono contro le prescrizioni urbanistiche di zona, e, quindi, sono CONTRO LEGGE.
    Chiedo allora: c’era bisogno di interrogare il Sindaco signori della (finta) opposizione per giungere a queste conclusioni tanto semplici ed elementari?
    Voi, signori Martone, che vi fate paladini della legalità con un accanimento degno di miglior causa contro la posizione di Diego Caputo e poi fate gli gnorri rispetto a questa vicenda che rappresenta una montagna di illeciti tutti penalmente rilevanti, scrivendo lettere che fanno letteralmente ridere perché l’illecito urbanistico è sotto gli occhi di tutti e si rileva semplicemente confrontando la prescrizione di zona PIP e gli esercizi commerciali che insistono nell’area abusivamente lottizzata.
    Allora dico io: ma non vi vergognate?
    Ma che opposizione siete?
    Per tutti questi motivi da me sinteticamente esposti, la LOTTIZZAZIONE LIMATELLE È ABUSIVA e la gravità va anche al di là dell’abusività in se considerata perché è grave che un sindaco in carica consenta la trasformazione della destinazione d’uso di un’attività senza una previa variante urbanistica o consenta che vengano svolte attività economiche (commercio al dettaglio) che sono vietate dalla destinazione di zona DPP.
    E ciò è tanto più grave perché questi beni sono di sua proprietà e lui avrebbe dovuto dare l’esempio vietando attività illecite, tanto più che lo riguardano direttamente.
    Questo si chiama interesse privato in atti d’ufficio o abuso d’ufficio.
    E poiché il Cantelmo non le ha vietate devo dedurre che ciò è potuto accadere solo perché il proprietario lottizzante è il sindaco e i funzionari, in primis il tecnico comunale e la responsabile suap, sono complici nell’illecito.
    Invito Cantelmo a querelarmi con ampia facoltà di prova e dimostrerò nelle sedi opportune la fondatezza delle accuse che gli rivolgo come cittadino, a lui che come Sindaco dovrebbe rappresentare e far rispettare la legge. Invece, ha dimostrato l’esatto contrario senza vergogna e con un paese compiacente che come un gregge di pecore sussurra, mormora, critica, ma poi quando lo vede ride e scherza, come se nulla fosse.
    Allora vorrei dire ai vairanesi che ridono e scherzano su queste cose tanto gravi: VERGOGNATEVI vi meritate l’amministrazione che avete e abbiate almeno la dignità di non lamentarvi.