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ALIFE – Evasione, imprenditore sotto processo

ALIFE – Evade il fisco. Un imprenditore pedemontano finisce sotto processo. Secondo l’accusa, mossa dalla Procura sammaritana, il 40enne Giuseppe Lombardi, in qualità di legale rappresentante di una ditta esercente l’attività di trattamento e rivestimento metalli e commercio di autoveicoli con sede in Alife, ometteva di presentare la dichiarazione unica ai fini dell’Imposta sul Valore Aggiunto dovuta, pari ad euro 107.681,97 oltre ad una imposta evasa superiore ad euro 77.468,53 per l’anno 2003. Inoltre, i pubblici ministeri sostengono che l’uomo, al fine di consentire a terzi l’evasione delle imposte  sui redditi o sul valore aggiunto, emetteva alcune fatture per operazioni inesistenti per importi che andavano da un minimo di circa 11mila euro ad un massimo di 437mila euro. Infine, nell’ultimo capo d’accusa, la Procura contesta al Lombardi di aver violato l’articolo 10 del D.Lvo 74/00 perché occultava e distruggeva le scritture contabili in modo da non consentire la ricostruzione dei redditi o del volume d’affari. I fatti vanno dall’anno 2002 al 17 marzo del 2005. Qualche giorno fa è ripreso il procedimento a carico dell’imputato presso il palazzo di giustizia pedemontano. Il giudice, per motivi tecnici, ha rinviato la discussione all’udienza del marzo 2012 per il prosieguo dell’istruttoria dibattimentale. Lombardi è assistito, in sede di giudizio, dall’avvocato di fiducia, Pietro Ronga. Secondo la Corte dei Conti  “L’evasione fiscale vale il 18% del Pil” e resta uno dei problemi più importanti in Italia. A riconoscerlo in maniera ufficiale, nei giorni scorsi, è stato Luigi Giampaolino, presidente della Corte dei Conti, durante un’audizione in commissione finanze del Senato. Giampaolino ha spiegato come l’evasione fiscale in Italia abbia dei livelli altissimi: raggiunge il 18% del Pil. Una quota davvero alta, che da l’esatto valore del problema evasione fiscale in Italia. Il nostro paese è al secondo posto in una classifica internazionale per evasione fiscale, siamo secondi solo alla Grecia. “Le implicazioni del fenomeno emergono ancora più nettamente quando si va a calcolare la pressione fiscale effettiva”, spiega lo stesso Giampaolino. Ilprocesso è stato rinviato per lo sciopero degli avvocati.
Francesco Mantovani

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