PIETRAMELARA – Lavori pubblici, il lupo perde il pelo ma non il vizio: 5mila euro al “personale interno”

PIETRAMELARA – Lavori pubblici, il lupo “pietramelarese” perde il pelo ma non il vizio. Con una recente determina sono stati liquidati, infatti, 5.000 euro per compensi spettanti al personale interno. Si tratta, probabilmente, di quella “piccola” percentuale che da alcuni anni frutta “golosi” compensi al personale dell’ufficio tecnico del municipio pietramelarese. Tutto scritto nella determina 31 dello scorso 2 marzo, a firma dell’implacabile dirigente comunale, Bruno Smaldone. Il “Premio” per l’ufficio tecnico arriva in merito al progetto finalizzato a interventi di efficientamento energetico edificio Casa Comunale di Pietramelara.
Eppure in merito agli incentivi alla progettazione dopo il Dl. n. 90/2014 convertito nella legge n. 114/2014: nessun riconoscimento del diritto agli incentivi in capo al RUP ed ai vari dipendenti nel caso di progettazione affidata all’esterno dell’Ente.
E in questo caso – quello dell’ennesimo “regalo” al personale interno – la progettazione è stata affidata all’esterno attraverso l’architetto Roberto Mitrano, valido professionista locale.
Lo dice chiaramente la Corte dei Conti Sezione Controllo Regione Piemonte n. 197/2014/SRCPIE/PAR del 2.10.2014 che risponde al sindaco del comune di Venaria Reale: “…….. Qualora, al contrario, l’attività sopra specificata venga svolta all’esterno, non sorgendo il presupposto per la ripartizione di un incentivo fra i vari dipendenti dell’ufficio non vi è neppure un autonomo diritto del responsabile del procedimento ad ottenere un compenso per un’attività che, al contrario, rientra fra i suoi compiti e doveri d’ufficio”. Non induce a difforme conclusione la circostanza che da tale disciplina siano esclusi i dirigenti (l’ultimo periodo dell’articolo 93, comma 7ter, cod. contr., prevede che “Il presente comma non si applica al personale con qualifica dirigenziale”): si tratta, infatti, di scelta legislativa discrezionale volta a ritenere prevalente, per tale categoria di dipendenti, il principio di onnicomprensività della retribuzione in relazione all’ampiezza di compiti e responsabilità che gravano sui dirigenti.”