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TEANO – Tassa sulla casa, la rabbia di Corbisiero

TEANO  – L’applicazione della tassa Imu arriv ainc onsiglio comunale. Il regolamento su cuidovrebbe reggersi sarà discusso e probabilmente aprovato il prossimo lunedì dall’assemblea civica.
Si scatena la protesta del consigliere comunale di minoranza, Carmine Corbisiero che punta l’indice contro le scelte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Raffaele Picierno. Scelte che, secondo Corbisiero, renderanno ancora più povero il territorio.

La posizione di Corbisiero
“Porto a conoscenza dei cittadini che lunedi’ 12 marzo alle ore 19.00 ci sarà il consiglio comunale che discutera’ del regolamento della tassa  imu .
Tale regolamento deve essere rivisto  e valutato in tutti i suoi articoli  perche’  e’ prolisso , farraginoso, elefantiasico (si tratta di un documento di 16 pagini  e 27 articoli,  mentre  in altri  comuni   consta di  5 pagini e  16 articoli ); e’ contraddittorio e confusionrio  in alcuni punti.
Non e’ di  facile  comprensione e
si presta ad equivoci  ed interpretazioni  imprevedibili.
E’  vessatorio  e penalizzante  nei confronti dei  cittadini proprietari  dei fondi in zona  a s  i.
Così come concepito  e’ un ulteriore  inasprimento  delle tasse , con  aggravamento  dello stato di poverta’  del nostro territorio.
E’  opportuno  che   i  cittadini e le loro associazioni  ( tecnici – coldiretti)  leggano il documento e facciano sentire la propria voce.
Si fa appello alle forze politiche  presenti sul territorio affinche’ diano  un valido contributo  nell’ interesse della collettivita’ che rappresentano”.

La nuova tassa
Con la riforma del federalismo fiscale, è stata introdotta una nuova tassa, l’Imposta Municipale Unica (Imu), che sostituisce sia l’Irpef sui redditi fondiari delle seconde case, sia l’Ici, introdotta nel 1992 e presto diventata una delle entrate più importanti nel bilancio dei Comuni, prima di essere abolita per le prime case.
Le aliquote Imu possono essere fissate da ciascun Comune aumentando o diminuendo l’aliquota ordinaria
La nuova imposta interessa i proprietari sia di immobili residenziali, sia di immobili commerciali.
La prima casa, quella di abitazione, può beneficiare di una detrazione fissa di 200 euro, più 50 euro per ciascun figlio (fino a 26 anni d’età) che compone la famiglia. La casa concessa in uso gratuito a parenti, a differenza dell’Ici, non viene considerata come abitazione principale.
Per chi ha case in affitto, è prevista un dimezzamento dell’aliquota ordinaria, ma solo a partire dal 2015. Ciascun Comune può comunque deliberare una riduzione fino allo 0,4 per cento

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