CASERTA – Respinta la mozione di sfiducia contro Raffaele Vitale, I voti di sfiducia si fermano a poco più di 140, molto meno dei necessari. Ora, come spesso accade in politica, L’onorevole Pina Picierno e gli altri “golpisti” fanno finta di niente. Sorridono e cercano il dialogo con Vitale, dicono di volere un partito unito. Certamente la sconfitta è stata pesantissima per coloro che volevano la testa del segretario provinciale. Molti di quelli che oggi volevano la sfiducia, pochimesi fa, avevano sostenuto Vitale. Tutto nasce dalla burrascosa assemblea provinciale, la triade composta da Dario Abbate, Luigi Munno ed Enzo Cappello insieme agli europarlamentari Nicola Caputo e Pina Picierno ed al gruppo di Caserta capeggiato da Franco De Michele, quando vennero raccolte 184 firme di delegati dell’assemblea provinciale che chiedevano le dimissioni del segretario. Ora, dopo la bocciatura della mozione di sfiducia, il Partito Democratico di Caserta, sarà, probabilmente, più spaccato di prima
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I CAPPELLO O MEGLIO QUELLI CHE NE SONO RIMASTI SONO IN CADUTA LIBERA.
BENE OLIVIERO MIGLIORE DELLA PICIERNO
Rafè, si semp ‘ò meglio!
E’ pronto un mezzo busto di cartone anche per Vincenzino?
Il Cappello migliore è quello che fa il benzinaio. E’ serio e di politica non se ne frega niente.