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PIEDIMONTE MATESE – Ufficio tecnico, il Matese ‘trema’. Gli investigatori avrebbero “annusato” un sistema ben più esteso e radicato

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PIEDIMONTE MATESE –  Quando in  un comune gli incarichi sono “ricorrenti”, quando girano, troppo spesso, sempre gli stessi nomi, quando le imprese sembrano diventare “monopoliste” nell’aggiudicazione di importanti lavori pubblici, quando troppe cose avvengono per troppe “coincidenze” e quando altre, invece, sembrano incastrarsi come i pezzi di puzzle, allora potrebbe essere il campanello di allarme  per la presenza di un sistema ben orchestrato e ben collaudato.  Proprio come una magnifica orchestra si possono notare alcuni dei “professori” “suonare” di gara in gara, di commissione in comissione, di progetto in progetto. Quando poi, tutte queste “coincidenze” valicano i confini di un singolo municipio per estendersi ad un vasto territorio circostante, allora la preoccupazione diventa ancora più forte.  E l’intreccio fra imprenditori, tecnici e amministratori, sembra diventare sempre più saldo, fino al punto che “certe cose” vengono fatte alla luce del sole, quasi con spavalderia. Succede poi che, prima o poi, qualcuno “ficca il naso” e il giocattolo incomincia a scricchiolare e per molti dei burattinai arriva il panico totale. Capita così che anche il “tranquillo” Matese incominci a tremare – ma fortemente – dopo il blitz dell’altro giorno presso il muncipio del capoluogo matesino. Forse perchè la sensazione che si percepisce potrebbe essere quelal di aver messo le mani su un qualcosa cape di innescare una “reazione a catena”. Tutte ipotesi, chiaramente, che dovranno tradurre in fatti concreti le indagini condotte dalle fiamme gialle.
L’inchiesta, per ora,  ha coinvolto, oltre al muncipio del capoluogo matesino, anche lo studio tecnico della fidatissima collaboratrice di Pietro Terreri, capo dell’ufficio tecnico comunale piedimonte, settore urbanistica. Nell’indagine sarebbe coinvolta anche l’impresa Termotetti di Gioia Sannitica che, negli ultimi tempi, sembra aver trovato la strada giusta per “conquistare” i “cuori” degli amministratori matesini e delle commissioni di gara.
Ad agire, l’altro giorno due reparti: il nucleo di polizia tributaria di Caserta e quello di Piedimonte Matese. La perquisizione all’interno dello studio di Prata Sannita – 2 AM Studio, pare della cugina dello stesso Terreri – sarebbe andata avanti per diverse ore.  L’azione delle fiamme gialle nascerebbe da due distinti procedimenti penali che avrebbero portato gli investigatori ad agire per acquisire documentazioni necessarie all’inchiesta.  Blitz della Guardia di Finanza nel muncipio del capoluogo matesino è scattato l’altra mattina. Per molte  ore diversi agenti delle fiamme gialle avrebbero  effettuato una perquisizione  – con probabile acquisizione di atti e documentazione –  all’interno dell’ufficio tecnico comunale, settore urbanistica, guidato dall’ingegnere Pietro Terreri.  Poi un gruppo di finanzieri ha raggiunto Prata Sannita per estendere l’azione anche allo studio della cugina del rpofessionista. Da qualche tempo l’ufficio tecnico del comune di Piedimonte Matese è finito nell’occhio del ciclone anche per la presenza di Raffaele Macchione, professinistia nel quale  sindaco Vincenzo Cappello aveva riposto la sua fiducia per la gestione del settore lavori pubblici. La condanna inflitta dai giudici a Macchione con l’accusa di aver favorito i clan, ha costretto lo stesso professionista alle dimissioni. Ma le polemiche intorno all’ufficio tecnico non si limiterebbero a questo particolare. Ora arriva l’azione delle fiamme gialle che probabilmente amplificherà le polemiche sull’ufficio tecnico di Piedimonte Matese e sulla sua gestione.

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2 commenti

  1. Un elogio a tutti voi per la vostra imparzialità. Grazie a voi riusciamo a sapere di questi scandali, mi auguro che la magistratura vada avanti e che indaghi anche nel settore sociale.

  2. Solo nel sociale? Io spero che indaghino i ogni settore.