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VAIRANO PATENORA / CAIANELLO – Rapina a mano armata in una villa alla periferia del paese. La vittima è la madre del generale dei carabinieri, Mottola. Sconcerto, non solo in paese, ma in tutta l’area per l’episodio che colpisce la famiglia Mottola. Ad agire sarebbe stata una banda composta da numerosi elementi. Alcune voci raccolte sul territori parlano di almeno sei malviventi. Avrebbero fatto irruzione, pistole in pugno, nella villa ubicata a cavallo del territorio compreso fra i comuni di Vairano Patenora e Caianello, nei pressi della stazione ferroviaria, poco prima delle ore ventitré della notte scorsa. La vittima era in casa in compagna di una badante. La posizione della villa, ubicata in un’area poco popolata, avrebbe favorito l’azione del gruppo armato. Per diverso tempo, le due donne, sarebbero rimaste ostaggio della banda di rapinatori che avrebbe saccheggiato la villa in cerca di denaro e di gioielli. I malviventi non avrebbero esitato a maltrattare la governante; mentre si sarebbero mostrati, per fortuna, più morbidi e meno aggressivi nei confronti dell’anziana donna, molto conosciuta in paese. Quando i rapinatori sono andati via è scattato l’allarme che ha portato sul posto decine di carabinieri, provenienti da vari reparti. L’imponente spiegamento di forze potrebbe far intendere che è scattata una massiccia caccia all’uomo in tutta la regione per individuare e arrestare gli autori. Potrebbe essere la stessa banda che pochi giorni fa assalì, armi in pugno, più o meno con le stesse modalità, una villa alla periferia di Vairano Scalo. In quel caso, la vittima fu un noto avvocato della zona. I rapinatori, anche in quella circostanza almeno sei, non esitarono a strappare una bimba si sette mesi dalle braccia della madre per convincere la stessa a consegnare soldi e gioielli.
