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Castel Volturno / Roccaromana – Bruciò la moglie nel forno della pizzeria, condanna definitiva per Cervice

Castel Volturno / Roccaromana – Omicidio Gabrielli Katiuscia: la Corte di Cassazione, lo scorso 12.12.2014 ha emesso il verdetto definitivo: 24 anni di carcere a Cervice Giuseppe, accusato della violenta morte della convivente da  cui aveva avuto due figli.Il Cervice era accusato di aver ucciso e bruciato nel forno a legna della pizzeria “Peppe e Katia” sita a Castel Volturno  la compagna Gabriella katiuscia nella notte tra l’otto e il nove settembre del 1999. L’imputato aveva sempre sostenuto che Katiuscia era fuggita di casa da lui abbandonando i figli. Tuttavia la stessa non aveva portato via con se né documenti né danaro né la sua autovettura. Del caso si era più volte occupato la trasmissione “Chi l’ha visto”. La donna, allora venticinquenne, secondo l’accusa, aveva trovato la sua tragica fine nel forno della pizzeria. Ad incastrare l’uomo anche il maleodorante fumo nero della canna fumaria della pizzeria nella notte della scomparsa. Il movente sarebbe che la donna voleva lasciare l’imputato portando con sé i figli. Nelle indagini si vedeva coinvolto anche un carabiniere allora in servizio presso la stazione di Castel Volturno indagato per depistaggio, nei cui confronti veniva emessa sentenza di prescrizione. La Corte di Cassazione, su parere conforme del Procuratore Generale, ha confermato quindi la condanna emessa dalla Corte di Assise di Appello di Napoli che aveva a sua volta confermato la sentenza della Corte di Assise di S.Maria C.V. Si sono presentati come parte civile al processo, i genitori della donna, Ciro Gabrielli  e Iasimone Immacolata, i  fratelli della donna e i figli della stessa, difesi dall’avvocato Raffaele Russo e dall’avvocato Emilio Russo di Roccaromana.

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