ALVIGNANO – Raccolta rifiuti, ecco le imprese “favorite”. Le difficoltà dell’amministrazione e i pettegolezzi della gente

ALVIGNANO –   Gara d’appalto per la raccolta dei rifiuti, sembrano essere due  le imprese  concorrenti maggiormente accreditate per l’aggiudicazione finale: la Termotetti di Goia Sannitica e la ArnoImpresa che fa capo alla stessa famiglia proprietaria di Ecorima di Alvignano. Secondo alcune voci raccolte in paese anche l’amministrazione comunale – guidata dal sindaco Angelo Di Costanzo – sarebbe spaccata fra coloro che “simpatizzano” per Termotetti e altri che invece vorrebbero affidare il servizio all’impresa alvignanese.
Intanto però i tempi si allungano e l’incertezza alimenta dubbi e pettegolezzi. Soprattuto aumentano i malumori fra la gente che lamenta una raccolta differenziata sempre più scadente. Il consigliere di opposizione, Sergio Romano, già da tempo protesta contro lo “stallo” della gara d’appalto.  «La raccolta differenziata è partita nel febbraio del 2006, quando allora ero assessore al ramo e in quattro mesi si raggiunse un risultato del 60 % di differenziato e all’incirca 10.000 euro riconosciuti dal Conai con rimborso per il servizio differenziato.  Dal 2007, anno in cui si è insediato il sindaco Angelo Di Costanzo, è evidente sotto gli occhi di tutti gli alvignanesi di come il servizio è anomalo e mal funzionante.  La maggioranza ha riconosciuto anche l’adeguamento istat alla ditta appaltante che svolge il servizio in prorogatio da oltre tre anni e la gara in corso di svolgimento sta prendendo tempi biblici per il suo corso. Gli alvignanesi riconoscono alla ditta circa 23.000,00 euro al mese e, vorrebbero che questo ampio riconoscimento economico fosse ricambiato con la qualità dei servizi, considerato che per trovare semplicemente le buste presso la casa comunale è divenuto un miraggio. Il 13 settembre 2013 ho scritto un’altra missiva contro la paralisi inerente alla gara RSU».
La raccolta differenziata, correttamente eseguita, è essenziale per puntare sia alla riduzione dei costi che i cittadini pagano per lo stesso servizio, ma, soprattutto serve per evitare danni all’ambiente e quindi alla stessa collettività.