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SESSA AURUNCA – ALLEGRA INGENITO SARA’ AMBASCIATRICE IN UNGHERIA

SESSA AURUNCA (MELINA VITALE)  Conferenza al Palazzo dei Quadri di Sessa Aurunca: un incontro che ha avuto come protagonisti il procuratore nazionale Franco Roberti e Allegra Ingenito, studentessa dell’ “Agostino Nifo”, che sarà ambasciatrice di Sessa Aurunca in Ungheria. “Educare alla legalità tra principi costituzionali e fondamenti etici”. Questo è il titolo del convegno tenutosi ieri, 8 febbraio 2014, presso il Salone dei Quadri, Palazzo Ducale, di Sessa Aurunca. Iniziativa svolta nell’ambito del  “Progetto Legalità: Scuola ed Istituzioni per la promozione della cultura e della legalità”. Moderatore della conferenza, il professore Filippo Ianniello, docente di storia e filosofia presso il liceo classico “Agostino Nifo”. Hanno partecipato all’organizzazione di tale evento anche il liceo scientifico “Ettore Majorana” e il liceo artistico “Leonardo Da Vinci”, con referenti la professoressa Immacolata Fava, il professore Antonio Aniello e la professoressa Laura Russo. Il convegno è stato aperto con dei saluti da parte del Primo Cittadino del comune Luigi Tommasino e del professore Giovanni Battista Abbate, dirigente dell’istituto “Agostino Nifo”. Dopo di che la studentessa Allegra Ingenito ha ritirato la pergamena da Luigi Mascolo, figlio della vittima della camorra, alla presenza di Fernanda Esposito, referente del centro locale Intercultura di Sessa Aurunca. Durante la conferenza sono intervenuti gli studenti dell’Isiss “A. Nifo” e Sua Eccellenza Orazio Francesco Piazza, nonché vescovo della diocesi di Sessa Aurunca. Personalità di alto spicco è stato il dottor Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia. Ieri mattina ha ritirato il premio per l’alto valore della propria azione per essere un modello per i giovani. Il pubblico che ha assistito, lo ha accuratamente ascoltato nei suoi interventi riguardo gli argomenti della corruzione, della trasnazionalità delle organizzazioni criminali e sullo smaltimento illecito dei rifiuti. L’intervento del procuratore antimafia è stato decisivo: “Bisogna attuare i principi fondamentali della Costituzione, soprattutto quelli della prima parte, in parte ancora inattuati. Pensate all’articolo 4 sul diritto-dovere del lavoro e all’articolo 3, sull’uguaglianza delle persone, per cui bisogna adoperarsi per rimuovere gli ostacoli per la piena dignità dei cittadini”. Concreta così: “Abbiamo l’obbligo di promuovere la nostra Carta, perché le mafie sfruttano la miseria e la disperazione a proprio scopo”.  Si avvia così la conclusione di tale conferenza: un’iniziativa, questa,  volta ad educare la nuova generazione, affinché migliorano lo stato attuale della nostra comunità.

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