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INCHIESTA “THE QUEEN” – Appalti truccati in odore di camorra, proseguono le discussioni dei legali dei 39 imputati 

INCHIESTA “THE QUEEN” – Proseguono le discussioni dei legali dei 39 imputati coinvolti nell’inchiesta “The Queen” sugli appalti truccati in odore di camorra. Dinanzi alla Terza Sezione Penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere in composizione collegiale presieduta dal giudice Luciana Crisci – con a latere Valerio Riello – hanno preso la parola gli avvocati Alfonso Forgiuele, Marco Muscariello, Alfonso Quarto, Filippo Trofino, Fabrizio Chianese e De Caro, rispettivamente l’interesse di Alessandro Zagaria, Domenico (Enrico) De Cristofaro, Mario Cerrone Palermo. Tutti i legali hanno invocato una pronuncia assolutoria per i propri assistiti. Si torna in aula la fine del mese di giugno per le discussioni dei legali nell’interesse di Vincenzo Sposito, Rino Di Mola, Sergio Stenti, Raffaele Zoccolillo, Daniele Maramma. Sono finiti sotto processo il progettista partenopeo Guglielmo La Regina da cui prende il nome l’inchiesta “The Queen”, l’ex sindaco di Alife Giuseppe Avecone, l’ex sindaco di Casapulla Ferdinando Bosco, l’ex sindaco di Aversa Enrico De Cristofaro (Domenico), Claudio Accarino, Pasquale Amato, Michele Apicella, Aldo Aveta, Vito Cappiello, Marco Cascella, Mario Cerrone Palermo, Luigi Conte, Carlo Coppola, Claudio D’Alessio, Andrea D’Aniello, Claudio De Blasio, Domenico De Cristofaro, Luciano Di Fraia, Rino Di Mola, Francesco La Regina, Daniele Maramma, Mario Martinelli, Salvatore Mazzocchi, Raffaele Meo, Andrea Nunziata, Umberto Perillo, Carlo Antonio Piccirillo, Raffaele Piccolo, Antonio Domenico Ranauro, Corrado Romano, Antonio Sommese, Pasquale Sommese, Vincenzo Sposito, Sergio Stenti, Raffaele Testa, Gabriele Venditti, Salvatore Visone, Alessandro Zagaria, Raffaele Zoccolillo.

Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di corruzione, turbativa d’asta e concorso esterno in associazione camorristica, accusa quest’ultima di cui rispondono solo alcuni indagati. Tutta l’indagine ruota attorno alla figura di Guglielmo La Regina legale rappresentante della società Archicons srl società di professionisti interessata alla progettazione d’intervento. Nel mirino dei magistrati della Dda di Napoli sono finiti alcuni appalti che i colletti bianchi avrebbero truccato per favorire imprese della famiglia Zagaria del clan dei Casalesi. Nel corso della precedente udienza nella sua requisitoria il sostituto procuratore della Dda di Napoli Maurizio Giordano ha formulato 22 richieste di condanna.

Per il reato di corruzione ed atti contrari ai doveri d’ufficio con l’aggravante della metodologia mafiosa ha richiesto 4 anni di reclusione per il faccendiere Alessandro Zagaria, 2 anni di reclusione per Domenico De Cristofaro, 5 anni di reclusione per Giuseppe Avecone, Raffaele Zoccolillo, Antonio Domenico Ranauro, Gabriele Venditti, 4 anni di reclusione per Rino Di Mola, Vincenzo Sposito, Mario Cerrone Palermo. Per il reato di turbata libertà degli incanti con l’aggravante della metodologia mafiosa ha richiesto 3 anni di reclusione per Andrea D’Aniello, Raffaele Testa, Raffaele Piccolo, Carlo Antonio Piccirillo. Per il reato di associazione a delinquere finalizzata all’agevolazione del clan dei Casalesi sono stati richiesti 7 anni di reclusione per Guglielmo La Regina, 6 anni di reclusione per Pasquale Sommese, 5 anni di reclusione per Francesco La Regina, Antonio Sommese, Umberto Perillo, Sergio Stenti, Carlo Coppola, Marco Cascella.

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