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Napoli – “Mano di Moro”: installazione site specific dell’artista ALDAM

Napoli – Con la nuova installazione “Mano di Moro” dell’artista partenopeo Aldam, prosegue venerdì 17 marzo 2023, alle 18.30, “OnDaRoad”, il progetto di street art e scrittura nato da un’idea del giornalista Ciro Cacciola che trasforma in spazio espositivo ufficiale la porta d’ingresso della casa editrice Graus Edizioni in Vico Seminario dei Nobili 11, a Napoli. Come le altre che l’hanno preceduta (a firma degli artisti Unplatonic, Checuorehai, Whatifier, Trallallà, Libereo, Undeterred e Autoritratto), anche questa di Aldam è un’installazione site-specific in tecnica mista, un lavoro concettuale e figurativo, completato direttamente sul posto dall’artista. Espressione di linguaggi contemporanei, esplorazione del segno che diventa indagine e spazialità, contaminazione di generi che vanno dalla musica alla pittura al videomaking: è questo il tessuto stilistico dell’arte di Aldam. Intrise di cultura pop, graffitismo, con rimandi futuristici all’uso dell’extrapittorico ed incursioni nel territorio dell’informale, le opere dell’artista partenopeo diventano materia autonoma che parla entro contesti di denuncia e critica sociale. La sua è una presa di coscienza del presente reinterpretata e rimodulata secondo un proprio personale linguaggio, fatto di colore, segno, persistenza del tratto nero che di volta in volta e in maniera diversa esprimono concetti forti e allo stesso tempo smorzati nei toni, anche per la presenza di elementi di rottura che diventano spiraglio, ancora di salvezza. Aldam, classe 1985, sperimenta il suo talento artistico già dalle scuole elementari, disegnando avventure di personaggi immaginari sui quaderni di matematica. Ancora adolescente, ispirato dalla cultura hip hop, fonda una crew, consolidando il desiderio di dedicarsi ad un percorso artistico-musicale: armato di bombolette e microfono, di parole e dipinti, converte sentimenti come rabbia, frustrazione e tristezza in artwork creativi. Le tecniche del writing, i graffiti e le azioni di “tagging”, vissute tra clandestinità e adrenalina, diventano il mezzo espressivo attraverso cui dar voce al suo istinto creativo. Raid notturni, velocità d’esecuzione, perfezione del gesto, sono il mix da cui scaturisce il linguaggio e lo stile riconoscibile di Aldam: colori vivaci, tratti decisi ed elementi astratti.

Il Progetto OnDaRoad

Nel cuore del Centro Antico di Napoli, a due passi dal Complesso di San Domenico Maggiore e dal Museo Cappella Sansevero, in vico Seminario dei Nobili, all’11, c’è un unico portoncino indipendente che, quando si apre, “sulla strada”, conduce al mondo di parole della Graus Edizioni, casa editrice altrettanto indipendente. La Neapolis di oggi è sempre più museo a cielo aperto, ricco non soltanto di architetture e arti antiche ma di opere, provocazioni, installazioni dei tanti street artist – napoletani e non – che scelgono gli affascinanti decumani per lasciare i loro segni, lanciare i loro messaggi, o semplicemente esporre i loro lavori.

Su questa scia, in chiaro riferimento al capolavoro di Jack Kerouac e in omaggio alla cultura di strada ed ai movimenti underground, è nata in Ciro Cacciola, responsabile dei progetti speciali della Graus Edizioni, l’idea di trasformare il “portoncino” in una tela, uno spazio bianco ufficialmente a disposizione della Street Art, sul quale ciascun artista, per un mese, potesse collocare la sua “opera”, in dialogo con tutta la storia, l’architettura, l’arte, l’umanità e il patrimonio antropologico della antica e sempre modernissima Neapolis. Il progetto, che si avvale della collaborazione del fotografo Sergio Antonuccio e di Street Art Project Napoli, accoglie per questa prima edizione i lavori di 10 artisti che si alternano di mese in mese, per concludersi a maggio 2023 con una mostra collettiva.

 

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