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foto di repertorio

CALCIO MALATO –  Il pessimo esempio del capitano scatena i tifosi. Arbitro salvato dai carabinieri

Grazzanise / Sparanise –  Il Giudice Sportivo ha punito il Real Grazzanise, Terza categoria, per quanto successo nella gara dello scorso 13 marzo tra lo stesso Real Grazzanise (in trasferta) e Atletico Sparanise. Squalifica per 3 giornate al calciatore Pensosi Alessandro, capitano della Real Grazzanise e una multa di 350 euro alla Società Real Grazzanise. La sanzione è aggravata per la mancata collaborazione posta in essere dai dirigenti della Società nel non porre fine al comportamento antisportivo dei propri sostenitori.
Praticamente l’arbitro “nel richiamare le squadre per fare ingresso sul terreno di gioco e quindi iniziare la gara, il capitano della Società Real Grazzanise, Pensosi Alessandro, si rifiutava di richiamare i suoi compagni di squadra e con tono minaccioso e di sfida riferiva all’arbitro che “Tanto se non ci muoviamo noi non puoi iniziare la partita”. Per tale atteggiamento ostile la gara è iniziata in ritardo”.  Durante tutta la gara i sostenitori della Società Real Grazzanise hanno minacciato il direttore di gara di procurargli lesioni personale nonché riferito allo stesso “espressioni volgari, lesive della sua personalità, rivolte anche ai familiari stretti dello stesso, nonché contro i defunti della sua famiglia”. Alla fine del primo tempo i predetti sostenitori del Real Grazzanise cercavano di aprire i cancelli per entrare sul terreno ma non riuscivano a tanto perché bloccati dai calciatori della squadra avversaria. “Sempre gli stessi tifosi lanciavano oggetti sul terreno ma non riuscivano a colpire il direttore di gara; una volta terminata la gara l’arbitro si accorgeva che due tifosi del Real Grazzanise cercavano, senza riuscirvi, di entrare sul terreno mentre altri tre riuscivano ad aprire i cancelli dirigendosi verso l’arbitro il quale si sottraeva a qualsiasi contatto con i predetti, raggiungendo repentinamente lo spogliatoio; una volta dentro lo spogliatoio il direttore di gara udiva che la porta dello spogliatoio veniva presa a pugni”.  Successivamente l’arbitro nel lasciare lo spogliatoio si accorgeva della presenza di 2 pattuglie dei Carabinieri le quali, saputo ciò che era accaduto, lo scortavano fino all’uscita del paese.

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