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Piana di Monte Verna – Corri Andrea, corri: il giovane eroe pianese entra nel progetto Save the Face

 Piana di Monte Verna – Grazie alla dottoressa Nunzia Cecere, storica locale di Piana di Monte Verna, la storia del suo bisnonno materno, Andrea Mastroianni, classe 1895, bersagliere ciclista durante la prima guerra mondiale, è rientrata nel singolare progetto Savetheface, realizzato da Thomas Caner, cuoco trevigano di 24 anni che ha deciso di inventare 52 ricette di dolci da abbinare ad altrettanti personaggi della Grande Guerra.
Corri Andrea, corri! “I tuoi passi lontani risuonano nel corridoio del tempo”, così recita un epitaffio sulla lapide di un caduto della Grande Guerra. Quando però il corridoio diviene troppo lungo, quando quei passi quasi non si odono più, quando la memoria sembra dimenticare, ecco che arrivano giovani come Thomas Caner.
Thomas è un giovane e talentuoso cuoco della provincia di Treviso con una grande sensibilità e profondo rispetto verso la storia e verso la sua terra che è stata teatro della Prima Guerra . Per Thomas il Piave mormora ancora, mormora quando passa dinanzi ad una casa colonica e ricorda che quello era il “quartier generale” dell’ VIII Reggimento Bersaglieri; per lui il Piave mormora quando ritrova, nelle sue terre i resti di un caduto disperso, ridandogli così onore e un nome. Per Thomas, gli uomini che hanno percorso in lungo ed in largo la sua terra, rimettendoci anche la vita, devono esser ricordati. Ad ognuno un nome, un volto, una storia. E così dà vita al progetto Save the Face: il soldato e la sua vita al fronte raccontato in un dolce. Thomas ha scelto per il suo lavoro anche la storia del mio bisnonno Andrea Mastroianni (che ho avuto l’onore e la fortuna di conoscere). Andrea era un bersagliere ciclista del IX Reggimento con la mansione di portaordini, ossia il compito delicato e rischioso di portare notizie da un reparto all’altro, da una trincea all’altra. Fu ferito ad Oslavia, trasferito nel VII Reggimento Bersaglieri, scelto poi come mitragliere Fiat e di nuovo nel IX. Della sua esperienza in guerra conservo l’elmetto scheggiato dal proiettile, un’asta da bandiera, medaglie ed una splendida foto, che immortala la sua giovinezza in divisa e cappello piumato. Thomas, per il mio bersagliere ha intrecciato, come in un rituale magico, tutti gli alimenti che il nonno adorava, realizzando il dolce che ha come titolo “Addo’ sta u’ ddoc” – Andrea il Bersagliere (pan di Spagna ai peperoni, marmellata di fichi, marsala, tutto presentato in una moka poiché adorava il caffè).
Alla domanda: “Thomas , perché hai scelto la storia di mio nonno?”
“Perché non tutte le storie finiscono male, la sua ha avuto un lieto fine e le cose belle vanno celebrate”.
Il nonno Andrea, ed altri soldati meno fortunati, rivivono in questo meraviglioso progetto che sta portando il giovane cuoco in giro per l’Italia, auspicando un suo arrivo anche a Piana. Il bersagliere Andrea torna a pedalare. Corri Andrea … corri!

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