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SANT’ANGELO D’ALIFE – Editoriale. Amministrative, mai confondere sacro e profano

SANT’ANGELO D’ALIFE (francesco mantovani) – C’è chi in questi giorni si organizza per formare liste in vista delle elezioni comunali e chi invece prega per il paese chiedendo “l’intervento dello Spirito Santo” affinché “illumini gli uomini di buona volontà”.  “Sono stata ad Assisi a pregare per Sant’Angelo sulla tomba di San Francesco” – ha scritto su facebook la preside Alfonsina Natale -. Una svolta profondamente ascetica, non c’è che dire, da parte della coordinatrice cittadina del Pd. Da fervida praticante cattolica, tuttavia, avrà sicuramente pregato per una risoluzione pacifica del conflitto mediorientale, per la fine della crisi nucleare tra le due coree e per la fine della fame nel mondo. Ne siamo certi. Ma, giacché si trovava lì, ne ha approfittato anche per chiedere aiuto al Santo dei poveri perché il suo paese ‘natale’ “ritrovi la via del bene” e magari anche perché il prossimo presidente della Repubblica dia il via libera ad un governo di minoranza. Targato Bersani, ci mancherebbe altro. Una preghiera lunga e accorata, in sostanza. Di questi periodi di gravi crisi, d’altra parte, appellarsi ai santi sembra essere davvero l’unica ancora di salvezza. Natale lo sa bene. Forse lo ha capito meglio degli altri. Ma attenzione a non mescolare troppo il sacro col profano. Potrebbe rivelarsi controproducente. Della serie, anche i santi potrebbero irrigidirsi e rivoltarsi dalla tomba. Basta dare uno sguardo a quanto scritto recentemente sul noto social network dalla prof per capire che molte affermazioni suonano come vere e proprie sentenze. Politiche, oltre che antropologicamente poco corrette. In particolare, non passa certamente inosservato il dissenso (o il fastidio) da parte di Natale verso la scelta politica di Salvatore Giardullo. Perché Onlus a parte, è di scelta politica che bisogna parlare. Giardullo ha semplicemente deciso di appoggiare Salvatore Bucci, riconoscendogli una leadership forte, e Giovanni Mastroianni. Per Natale tutto ciò è inaccettabile. Ma dove sta lo scandalo? E, soprattutto, non si è rivelata più scandalosa la sua scelta di appoggiare la compagine Di Tommaso nella primavera del 2010? Una lista che ella stessa contribuì a mettere in piedi con ogni forza. E non è forse più scandaloso che a fronte di uno scarso consenso personale (i numeri parlano inequivocabilmente) ancora la si veda così “agguerrita”? Probabilmente niente di tutto questo dovrebbe fare scandalo. Neanche naturalmente la scelta libera e indipendente di un servitore dello Stato quale Salvatore Giardullo. Un uomo da sempre impegnato nella lotta contro la criminalità organizzata campana in aree notoriamente influenzate da clan camorristici che, in un momento delicatissimo per le sorti del Comune, ha scelto di appoggiare chi secondo lui ha l’esperienza e le capacità per giocare una partita che non sarà delle più semplici. Pregare i santi va anche bene. Per carità. Anzi, dovremmo tutti, ognuno facendo i conti con la propria coscienza, pregare il Signore più spesso. Non solo per motivazioni di esclusivo interesse privato. Soprattutto, ammettendo al cospetto del creatore i nostri limiti. Senza riserve. E senza mischiare troppo il sacro con il profano.

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un commento

  1. A Sant’Angelo l’unica persona seria, competente ed onesta è Alfonsina Natale ma …