Sessa Aurunca / Roma – Corte di Appello di Roma, il Dottor Luciano Panzani alla inaugurazione dell’anno giudiziario 2019 in rappresentanza dell’Organismo Unitario Magistrati Onorari uniti in qualità di vice Presidente Nazionale. Ormai da anni il sessano l’avvocato Antonio Vellucci, viene invitato all’Inaugurazione dell’Anno Giudiziario a Roma. Da circa 20 anni l’avv. Antonio esplica l’attività di magistrato presso il Tribunale di Frosinone , mettendo la sua professionalità al servizio ed al “ capezzale” della Giustizia Italiana per sopperire alle lacune ,nell’immane tentativo di arginarne la crisi . L’avv. Antonio Vellucci da poco è stato eletto nuovamente Vice Presidente Nazionale dell’Organismo Unitario della Magistratura O.U.M.O, carica che ricopre da ben 10 anni .In questa veste è stato invitato a intervenire all’apertura dell’Anno Giudiziario. Nel suo intervento, dopo il saluto e il ringraziamento alle autorità presenti, ha esordito con un proverbio arabo riguardante il silenzio che recita “se tu parli , fa’ che il tuo discorso sia migliore di quello che sarebbe stato il tuo silenzio”. In tal modo ha evidenziato che il silenzio avrebbe meglio espresso il rammarico ed il disagio della loro categoria di fronte ad una Giustizia fatta di tante occasioni perdute per il bene comune. Avrebbe dovuto tacere, ma il dovere gli imponeva di parlare . Infatti con tale proverbio il rappresentante della categoria avv.Vellucci , ha sottolineato che l’aperura dell’Anno Giudiziario diviene sempre di più occasione per critiche, bilanci negativi, denunce, aperte e celate, e polemiche, in luogo di ciò che dovrebbe realmente rappresentare la cerimonia di apertura: giubilo, cioè, per tutti i vari operatori del diritto. Ha affermato ato, però, che anche questa critica deve essere costruttiva e non distruttiva . Occorre, cioè, riformare e non costruire “ ex novo”, non annullare, cioè, quanto di positivo c’è nell’esperienza pregressa. E passato , poi, prima dei saluti finali, all’esame ed ai rilievi mossi al Governo attuale ed a quello precedente sul tema della Riforma della Giustizia , di cui si parla da tempo, e quanto altro . L’illustre legale, ha terminato, quindi, il suo intervento ritornando al tema del silenzio con cui aveva esordito. Solo tacendo in segno di protesta si può far capire al legislatore che la misura è ormai colma ed è giunto il tempo di intervenire . Ha citato, così, concludendo , Khalil GIBRAN che dice : “esiste un momento in cui le parole si consumano ed il silenzio inizia a raccontare.
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