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PIEDIMONTE MATESE – Trasferito nei carabinieri dopo la soppressione del corpo forestale, ma lui vuole entrare in polizia: il Tar gli dà ragione

PIEDIMONTE MATESE – Dopo l’eliminazione del corpo forestale dello Stato, lo mandano nei carabinieri. Lui non ci sta: vuole il trasferimento presso la polizia di Stato perchè ne ha tutti i requisiti. Si rivolge allora ai giudici del Tar che gli danno ragione accogliendone il ricorso. E’ questa in sintesi la vicenda che vede protagonista un uomo, già dipendente del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, assegnato al Corpo Forestale dello Stato a partire dal 2006 e in servizio quale Agente scelto presso il Comando stazione di Piedimonte Matese (CE). Si è opposto al mancato transito, a fronte delle specializzazioni acquisite negli anni, nella Polizia di Stato. Il Decreto del Capo del Corpo Forestale dello Stato (decreto n. 81279), adottato il 31 ottobre 2016, lo aveva infatti assegnato all’Arma dei Carabinieri. E il decreto n. 81267/2016 lo escludeva dall’elenco del personale assegnato alla Polizia di Stato. La vicenda di trasferimento in analisi si collega all’eliminazione del Corpo Forestale dello Stato, con conseguente transito del personale presso diversi poli amministrativi, principalmente l’Arma dei Carabinieri, ma anche i Vigili del Fuoco, il Corpo della Guardia di Finanza e la Polizia di Stato. Giaquinto non ci sta e sirivolge al Tar. Da poco, i giudici si sono pronunciati sul ricorso proposto da Giaquinto. “E’ evidente l’illegittimità dell’inquadramento del ricorrente – scrivono i giudici nella sentenza -, il quale ha frequentato il Corso addestrativo di ordine pubblico antisommossa “Tecniche operative per servizi di ordine pubblico” presso il IV reparto mobile della Polizia di Stato di Napoli, è stato peraltro per quasi due anni adibito a servizi di ordine pubblico in occasione dell’emergenza rifiuti ed ancora, tra le altre, in occasione del sisma dell’Aquila, di cortei e manifestazioni, visite e interventi di autorità politiche e istituzionali, di incontri di calcio, di concerti, ai seggi elettorali. A ciò si aggiunga quanto emerge dalle note informative che sistematicamente sottolineano la propensione del ricorrente per la tematica dei controlli su strada. Ne risulta un quadro che depone per una somma di esperienze e per una professionalità orientata all’ordine e alla sicurezza pubblica nonchè al codice della strada, risultando recessivo il profilo afferente la tutela ambientale, forestale e agro-alimentare. In considerazione di quanto sopra è evidente che l’applicazione del principio sopra citato non avrebbe potuto che comportare l’assegnazione del ricorrente alla Polizia di Stato, risultando accertato il possesso dei relativi requisiti e della relativa professionalità quali previsti dalle disposizioni in esame.  Per quanto osservato il ricorso va accolto con conseguente annullamento dei provvedimenti impugnati nella parte in cui hanno disposto il trasferimento del ricorrente nell’Arma dei Carabinieri anziché nella Polizia di Stato. Con riguardo invece alla domanda di risarcimento danni questa deve essere respinta in quanto genericamente proposta”.

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