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Sparanise – Delocalizzazione del Liceo, Mesolella: legittima l’aspirazione di Magliocca di avere una sede della scuola

Sparanise – “… A proposito di Pignataro Maggiore, per esempio, il sindaco (e Presidente della Provincia)  pensa di avviare anche nel suo paese una sezione di Liceo Scientifico (ripeto: solo Liceo Scientifico). Questa è una sua legittima aspirazione, ma a mio avviso non di facile attuazione,  per vari motivi, ma soprattutto per uno: ci vogliono almeno 20 alunni per avere una classe e non basta….”
Sono parole del dirigente scolastico, Paolo Mesolella, al centro di una polemica nata dalla decisione di spostare alcune classi del Galilei dall’attuale sede nella struttura dell’istituto comprensivo di Sparanise. Mesolella risponde ai dubbi sollevati dal consigliere di minoranza Antonio Merola che in un lungo documento aveva sollevato una seri di dubbi sull’utilità della scelta adottata da Mesolella.

Il documento di Mesolella:
“A proposito dello spostamento delle cinque classi del “Foscolo” nel centro di Sparanise, permettetemi di fare alcune riflessioni.  Quando nel 1990 il “Galilei” era ubicato in paese,  la scuola contava circa 800 alunni (cfr. “La scuola in cifre” Provincia di Caserta) e due sedi: la sede centrale, nella vecchia sede in via Fabbrica delle Armi Bianche, (dove c’erano il Triennio e la palestra)  e quella nei pressi della Scuola Media, in via Corrado Graziadei (dove c’era il biennio). Poi, nel 2006, le sedi sono diventate tre, con l’apertura della nuova sede di Via Calvi che ospitava il Triennio in uscita dalla vecchia sede, dove rimanevano la palestra, la biblioteca ed il laboratorio di scienze.  Oggi, purtroppo, gli alunni sono scesi a 320, quaranta  in più rispetto allo scorso anno, grazie ad un faticoso lavoro di orientamento. Ovviamente l’attuale scuola, dati alla mano, non poteva ospitare né 800 né 500 alunni, vista la limitata capienza della struttura,  per cui la stessa è diventata sufficiente solo perché con il tempo gli alunni sono diminuiti. La nuova struttura d’altra parte è priva di palestra e all’inizio ha avuto qualche problema di trasporto e  di accoglienza, non essendovi una pensilina per quando piove ed il sottoscritto è stato costretto ad aprire i cancelli della scuola alle ore 7.10 anziché, come da orario, alle 8.20.
Prima quindi, non era un problema per i genitori portare i figli al Galilei in più sedi proprio perché gli alunni erano tanti. Poi, con il tempo, il numero degli alunni è diminuito ed è stato giusto riunirli tutti in un’unica struttura, nell’attuale sede di Via Calvi.
Oggi, però, gli alunni stanno di nuovo aumentando ed il prossimo anno le aule nell’istituto di via Calvi non saranno più sufficienti ad ospitare altre classi, soprattutto se si dovesse formare un’altra sezione liceale. In altre parole: se non uest’anno, la scuola sarebbe stata costretta il prossimo anno a chiedere all’amministrazione provinciale di avere un’altra sede o di ampliare l’attuale che purtroppo non solo manca di palestra, di strutture sportive, di punto di ristoro e di pensilina contro la pioggia, ma ha anche poche aule.  Tutto questo semplicemente per dire che prima o poi, aumentando le iscrizioni, avere anche un’altra sede è diventata ormai una necessità. E poi portare cinque classi  in centro (rispetto alle 20 a disposizione)  non dovrebbe essere un motivo di preoccupazione perché si tratta di classi liceali e del biennio, di nuova istituzione: Liceo Scientifico, Liceo Scienze Umane e indirizzo Informatico; classi  di indirizzi che se non opportunamente pubblicizzati,  neppure gli sparanisani conoscono.      Le altre classi, quelle della Ragioneria e dell’indirizzo Turistico, continueranno a rimanere dove sono. Inoltre, considerando le poche aule a disposizione nell’istituto “ Solimene”,  gli alunni,  al termine del biennio,  raggiungeranno gli altri in via Calvi.
A proposito poi di “spezzettamento” del Galilei e di “una sezione per ogni paese casomai in ogni casa.”,  non bastano le aspirazioni e la volontà politica a far nascere e soprattutto a mantenere in vita, una scuola. C’è  bisogno di iscrizioni, di tante iscrizioni  e che i genitori ritornino a iscrivere i figli nelle scuole del loro paese. Perché,  come diceva don Lorenzo Milani :“Quello che a volte ci manca è l’orgoglio per la nostra terra e l’amore per la nostra scuola” . Non può una scuola  sopravvivere con 20 iscrizioni e noi non possiamo permettere che nasca a Pignataro Maggiore una succursale di un altro Liceo che non sia il Foscolo.
A proposito di Pignataro Maggiore, per esempio, il sindaco (e Presidente della Provincia)  pensa di avviare anche nel suo paese una sezione di Liceo Scientifico (ripeto: solo Liceo Scientifico). Questa è una sua legittima aspirazione, ma a mio avviso non di facile attuazione,  per vari motivi, ma soprattutto per uno: ci vogliono almeno 20 alunni per avere una classe e non basta mettere a disposizione del progetto un intero edificio  o  fondi per le spese.
Bisognerà infatti, seguire un iter procedurale che non è semplice e non è lasciato alla sola discrezionalità del Dirigente Scolastico. Prima, con un sondaggio accorrerà vedere se a Pignataro Maggiore, per esempio, sui 52 alunni che frequenteranno la terza media il prossimo anno, 20 di loro decidono di rimanere in paese a frequentare il Liceo Foscolo anziché andare in  altri licei come fanno attualmente.  (A proposito, dati alla mano, nell’anno in corso al Foscolo da Pignataro Maggiore si è iscritta una sola persona, ben venga quindi una classe intera di 20 alunni).  Dopo il sondaggio,  poi,  è necessario che la proposta di aprire una nuova sede per il Liceo Scientifico abbia l’approvazione del Collegio Docenti e del Consiglio di Istituto. Poi però quello che conta saranno le iscrizioni, i genitori che sceglieranno di iscrivere i loro figli a Sparanise, a Teano o a Pignataro Maggiore e non altrove.  Perché non bastano gli articoli di giornale, le polemiche sui social, un istituto interno, la disponibilità del sindaco o dell’amministrazione comunale ad aprire una sede succursale o a pagare le spese per la luce ed il riscaldamento, se poi gli alunni iscritti non arriveranno almeno a venti e non resteranno tali fino alla fine dell’anno.  Gli istituti scolastici, ripeto,  sopravvivono solo se i genitori e gli studenti scelgono le scuole del proprio paese. Se le sedi del Foscolo continuano a vivere è soprattutto grazie  agli alunni provenienti dalla scuola media di Teano, Sparanise e Francolise.  Che possano venire fra due anni anche  20 alunni da Pignataro Maggiore o da Calvi Risorta a noi non può che fare piacere, perché il Foscolo è in crescita anche per questo: per aver ampliato la sua offerta formativa, con l’istituzione, accanto alla tradizionale Ragioneria, di nuovi indirizzi e nuovi Licei.

 

 

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