Ultim'ora
dav

ROCCAMONFINA – Don Mimì festeggia 60 anni di sacerdozio, ora è cittadino onorario

ROCCAMONFINA (di Nicolina Moretta) – Nella Cattedrale del Santuario della Madonna dei Lattani sono presenti tantissimi fedeli e sacerdoti, il sindaco di Roccamonfina, Carlo Montefusco, il sindaco di Conca della Campania, Alberico Di Salvo, e un numeroso coro che rappresenta tutte le parrocchie del comune di Roccamonfina per festeggiare i sessanta anni di sacerdozio e i quaranta di permanenza a Roccamonfina di don Domenico Manda, da tutti conosciuto semplicemente come don Mimì. Nell’omelia della Celebrazione Eucaristica il Vescovo Giacomo Cirulli ha espresso tutta la sua gioia, dicendo: “ Voglio ribadire il sentimento di gioia che sto vivendo con gli anniversari sacerdotali di don Mimì,  don Tommaso Nacca, don Alberto Segrella e don Alessio Leggiero. Sono rimasto contento quando ho visto don Alberto. Vite lunghissime. Ringraziamo Dio. Sto anche vedendo come il popolo santo di Dio vi vuole bene, è tutto stretto intorno a voi. Vi siete fatti voler bene. Questo vuol dire che attraverso di voi è passata la Grazia e la Parola di Dio. Certo, il Vangelo di oggi ci dice che alcuno è profeta nella propria Patria. Quante volte quando annunciamo la Parola, quante volte don Mimì, don Tommaso, don Alberto la sera abbiamo un po’ di amaro in bocca. Ma un profeta, chi parla in nome di Dio, sa che per annunciare deve soffrire. Deve guidare il popolo di Dio. Ma la Parola stessa ci viene incontro e ci conforta, nonostante le difficoltà, comunque la Parola trova il terreno giusto. Ci sono i frutti e sono tutti qui, a volte non ce ne rendiamo conto, tocchiamo il cuore dei fedeli: ti accorgi che è successo qualcosa di importante, e questa è la dimostrazione che in te parla lo Spirito Santo. Quando ti accorgi che non sei tu il protagonista, è il Signore che tocca i cuori. In quel momento stai toccando la forza e il potere dello Spirito Santo. Allora ti chiedi: se io diventassi più santo, se io pregassi di più, quanta più acqua potrebbe scorrere? Non per merito mio, ma per il Suo insegnamento. Concludo. La sofferenza nell’annunciare la Parola fa parte della nostra cristianità, stiamo condividendo la croce del Signore che è annuncio di salvezza. E grazie ai fedeli per il bene che volete ai nostri confratelli, e pregate per loro, perché diventino sempre più esempio di vita cristiana.” A fine Celebrazione il sindaco Montefusco ha conferito a don Mimì la cittadinanza onoraria, momenti che sono stati sottolineati da caldi applausi dei fedeli. Il sindaco ha definito don Mimì come colui che ha insegnato a diverse generazioni il rispetto dei valori e del prossimo. Poi ha ringraziato Monsignor Cirulli: “ Fin dal suo arrivo è stato vicino a noi con umiltà e semplicità, che sono le caratteristiche di una grande personalità.” Don Mimì ha esordito con una battuta: “Mi avete trovato impreparato, avete fatto tutto in silenzio.”
E la folla ha applaudito per dimostrargli affetto, lui ha continuato: “L’amore di Dio mi ha sempre accompagnato, la vocazione è un dono che non ho ricevuto una volta sola, ma l’ho rinnovata nel tempo, ne sono testimoni tremila e seicento messe celebrate. Vi chiedo una preghiera: continuate a pregare.” Dopo l’applauso, il coro ha intonato l’Inno di ringraziamento alla Madonna dei Lattani.

dav
dav
dav
burst
dav

Guarda anche

CAIANELLO – LE MIGLIAIA DI TURISTI CHE VEDE SOLO LA POLITICA IN TEMPO DI ELEZIONI

CAIANELLO – C’è una piccola stradina periferica che sarebbe visitata ogni anno da migliaia di …