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SANT’ANGELO D’ALIFE – Abbattimenti e strategia della tensione, parla Curtopasso

SANT’ANGELO D’ALIFE (francesco mantovani) – Ricorsi anonimi, la politica delle vendette sembra non arrestarsi. Scoppia il caso Curtopasso. Nel mirino, infatti,  è finita una figura politica di rilievo nel panorama cittadino e provinciale. Contro di Giovanni Curtopasso, aperti ben due procedimenti nel giro di breve tempo. E’ lui stesso ad intervenire in merito alla vicenda. Con toni molto severi. <<La prima stranezza – afferma Curtopasso – è l’avvio del procedimento finalizzato all’emissione dell’ordinanza di rimozione rifiuti, notificata in data 19 ottobre, ma, guarda caso, pubblicata sull’albo pretorio on line del comune di Sant’Angelo d’Alife il giorno 5 ottobre. Ben 15 giorni prima della notifica. Il procedimento verteva su una presunta proprietà in località San Michele. Da premettere che di detto fondo non sono stato mai proprietario, né io, né mio padre, e mai ne ho avuto la disponibilità. Cosa che si evinceva chiaramente già dalle visure catastali in possesso del comune. Tuttavia, l’arch. Anna Maria Terreri, all’epoca dei fatti responsabile dell’ufficio tecnico, a seguito della relazione dell’allora responsabile dell’area vigilanza del 22 maggio 2012, decideva di avviare il procedimento nei miei confronti per la liberazione dei rifiuti dal fondo di cui sopra. Ovviamente, presentavo in data 31 ottobre 2012 le mie memorie difensive e, nel contempo, diffidavo l’ente a procedere all’archiviazione della procedura avviata non avendo io alcun titolo sul bene poiché trattasi di proprietà dell’ente comunale santangiolese. Come se non bastasse, contestualmente, a seguito di esposto sotto falso nome, mi veniva denunciato un abuso edilizio. Sempre l’arch. Terreri in sede di sopralluogo, contestava alcune difformità rispetto ai tre permessi a costruire. Difformità non tali da predisporre l’immediata ordinanza di demolizione emessa dallo stesso utc. In particolare, in merito all’altezza del colmo, la stessa contestava un’altezza inferiore a quella riportata in progetto. Il giorno seguente, facevo notare che tale altezza fosse solo parziale visto che mancava lo spessore del tetto e il dislivello esistente tra la strada e la casa>>. Se si tiene conto della professionalità dell’architetto – sulla quale non si discute -, come si giustifica tutto questo accanimento nei confronti di un cittadino? Si tratta di errori strettamente tecnici o dietro tutto quello che sta accadendo c’è una regia occulta capace di alimentare giorno dopo giorno una strategia della tensione assurda per una mera vendetta politica?

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2 commenti

  1. Esagerati e protagonosti. I ricorsi per gli abusi sono stati sempre fatti a S.Angelo e Curtopasso lo sa bene, anche la faccenda dei rifiuti interessa numerosi cittadini e non solo lui e Quella proprietà appartiene alla sua famiglia. Smettila di fare la vittima accusando chi fa il proprio lavoro in modo serio e professionale, ti conosciamo. questa è la tua pubblicità per ricandidarti?

  2. anch’io ne so qualcosa di irregolarità.non sapevo però che facendo la vittima in politica ci si poteva guadagnare qualcosa.io però i rifiuto non li butto, me li tengo a casa.