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VAIRANO PATENORA – La moglie come un oggetto, Lacatusu resta in carcere

Vairano Patenora – Dopo l’interrogatorio di garanzia, in favore dell’indagato, il giudice ha confermato gli arresti in carcere  per Lacatusu Miahi, di anni 42, nato in Romania, residente in Vairano Patenora.  L’indagato, difesa dall’avvocato Vincenzo Cortellessa, è ritenuto responsabile del delitto di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, violazione di domicilio, lesioni aggravate, violenza privata, reati ripetutamente commessi – anche di fronte ai figli minori della coppia -ai danni della moglie. Le indagini hanno consentito di acclarare le violenze di Lacatusu nei confronti della moglie, Beatrice 26 anni, considerata alla stregua di un oggetto di sua proprietà, picchiata quasi quotidianamente, umiliata nella sua dignità di donna e madre, privata della minima indipendenza economica. L’indagato manifestava una gelosia ossessiva e morbosa, favorita dalla sua dedizione al consumo di alcolici, condizioni che accentuavano l’intento di altrui dominio. La volontà di sistematica prevaricazione ed annientamento della libera determinazione del coniuge si esplicava gravemente anche nel costringere la donna a rapporti sessuali, da qui l’accusa di violenza. Emergeva poi che l’indagato, anche successivamente alla separazione con la moglie, proseguiva comunque nel perseguitare la ex compagna, intendendo comunque mantenere una situazione di dominio, al punto di violare il nuovo domicilio e spaventarla. Le serrate indagini, dirette dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, e condotte dal maresciallo Palazzo della stazione carabinieri di Vairano Scalo,  sono state esperite a seguito delle denunce presentate dalla persona offesa.

 

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