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Pignataro Maggiore – Crisi alla Nuroll, continua lo sciopero dei lavoratori

Lo stabilimento Polinas
pignataro maggiore. Nuroll, tutti verso la cassa integrazione. I turchi non mantengono le promesse e dirottano un investimento di 30milioni di euro da Pignataro Maggiore in Turchia.  Scoppia la protesta fra i 110 lavoratori della struttura pignatarese che dallo scorso luglio – quanto  i turchi della Polinas  hanno rilevato l’azienda dalle mani del gruppo M&G – hanno sempre manifestato timori per il futuro occupazionale. Paure che sembrano concretizzarsi dopo la decisione della nuova proprietà di investire in Turchia a scapito della struttura di Pignataro Maggiore. Così mentre vengono comprati macchinari – per un importo di oltre 30milioni di euro e dirottati nelle strutture turche, alla Nuroll di Pignataro Maggiore viene spenta una linea di produzione e annunciata la cassa integrazione a partire dal prossimo primo gennaio. I lavoratori, dopo una giornata di sciopero, hanno chiesto all’unione industriali l’apertura di una vertenza. In attesa di un riscontro, le categorie sindacali hanno deciso di attuare due ore di sciopero per ogni turno.  Polinas è leader sul mercato turco nell’ambito dell’imballaggio flessibile, producendo e commercializzando una serie di film plastici quali Pvc, Polipropilene bio-orientato e cast. L’acquisizione doveva inquadrarsi in una strategia di sviluppo e crescita in Europa mirata ad ampliare il pacchetto di prodotti offerti al mercato dell’imballaggio flessibile. “La nuova proprietà, precisa Gianluca Teratone sindacalista della Cgil, aveva più volte promesso l’ampliamento della produzione e l’entrata a regime delle linee. Purtroppo non è così, continua il sindacalista, tanto è che, ora, la dirigenza dell’azienda annuncia la cassa integrazione. Non ci rassicura la dichiarazione rilasciata dall’azienda secondo la quale la linea acquistata di recente in Francia e destinata ad essere installata in Turchia, sia rivolta al mercato asiatico e che l’azienda di via del Conte continuerà a rivolgersi al mercato europeo. Chiediamo – Conclude Teratone – la presentazione di un piano industriale redatto dalla Polinas in funzione del quale valutare le reali prospettive future del sito industriale di Pignataro Maggiore

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