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La sede del consorzio Sannio Alifano

PIEDIMONTE MATESE – Sannio Alifano, gli amici di “Terra e Acqua” già banchettano sui “cadaveri” di Cappella e Cappello

PIEDIMONTE MATESE – Consorzio di Bonifica Sannio Alifano, le elezioni sono alle porte e l’arresto del presidente dell’ente è una scossa terribile. Soprattutto per la lista “Terra e Acqua” nelle cui fila erano candidati lo stesso Pietro Cappella e il sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello. Alla luce degli arresti di stamattina tutti si aspettavano il ritiro dalla sfida elettorale della stessa lista. Sarebbe stata una buono opportunità per dimostrare quel minimo di buon senso che in politica, invece, è sempre più cosa rara. Era cosa buona giusta perché gli arresti di stamattina concretizzano quei sospetti che sempre ci sono stati sulla corretta gestione dell’ente consortile alifano. La lista Terra e Acqua è una formazione formata in funzione della continuità amministrativa di Pietro Cappella.
Invece, poche ore dopo gli arresti di Pietro Cappella e Vincenzo Cappello, i suoi “amici” di cordata sembrano averli già rinnegati. Sembra quasi che l’arresto dei due candidati abbia tolto di mezzo “nemici” pericolosi (politicamente) per l’elezione al Consorzio.  Poche ore dopo gli arresti i “superstiti” di Terra Acqua rilanciano, quasi a dire: non è successo nulla, adiamo avanti. Votateci perché siamo bravi. Addirittura, riferiscono numerosi cittadini elettori del Sannio Alifano, di una valanga di sms nei quali si chiedono voti come se nulla fosse.

Ecco il comunicato “Terra e Acqua”:

 Arresti, Impegno per il Sannio Alifano: non servono speculazioni, oggi bisogna puntare a costruire una nuova governance

«L’inchiesta giudiziaria che ha travolto la provincia di Caserta e che si è abbattuta anche sul consorzio di bonifica, conferma più che mai come una governance nuova sia un’esigenza improcrastinabile per il Sannio Alifano. Non è nostro compito individuare colpe e responsabilità di quanto accaduto, dal momento che c’è una magistratura autorevole in grado di svolgere nel migliore dei modi questa funzione. E’ in lei che riponiamo la massima fiducia certi, che nel più breve tempo possibile, saprà far luce su fatti e circostanze. Gli arresti di questa mattina, non vanno a cambiare quella che sarà la nostra campagna elettorale. Al di la degli ultimi avvenimenti eravamo e siamo certi che il consorzio abbia bisogno di una gestione differente che metta al centro le esigenze degli associati e del territorio. Il nostro obiettivo è quello di mettere in campo un modello differente che prenda le mosse dall’associato, dalle sue esigenze, dalla necessità di fronteggiare la crisi congiunturale che si è abbattuta sul comparto agricolo con risposte concrete che partono dalla riduzione delle quote associative e passano per il potenziamento dei servizi. Serve una ristrutturazione complessiva del consorzio che deve diventare sempre più un riferimento degli associati. E’ di questo che vogliamo parlare ed è di questo che parleremo. Il senso di responsabilità che ci ha spinto a presentare un progetto alternativo ci impone di proseguire su quella linea senza lasciarci trascinare in inutili strumentalizzazioni. Il prossimo 25 settembre si elegge prima di tutto un modello e poi gli uomini che lo devono portare avanti. Il nostro è molto chiaro lontano da ambiguità e ombre». Lo dichiarano in una nota congiunta i candidati della lista Impegno per il Sannio Alifano Alfonso Simonelli, Giuseppe Di Cerbo, sindaco di Amorosi e il presidente regionale della Cia Alessandro Mastrocinque.

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