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**ESCLUSIVA** CELLOLE – Gianmarco è morto tra le braccia della madre. Ecco tutta la verità su quella tragica mattina

CELLOLE (Matilde Crolla) – E’ morto tra le braccia della mamma Maria, il giovane Gianmarco Boccucci. E’ spirato tra i pianti e le lacrime di colei che lo ha messo al mondo ventidue anni fa e che in quella maledetta mattina dello scorso 13 luglio ha cercato in tutti i modi di strapparlo alla morte facendolo anche vomitare. Gianmarco non voleva uccidersi. Questo è certo. Ma solo attirare l’attenzione di chi amava. L’autopsia effettuata sul corpo del giovane padre questa mattina alle ore 9, presso l’istituto di medicina legale di Caserta, ha confermato la morte causata da un arresto cardiocircolatorio per avvelenamento. Gianmarco sembrerebbe non aver ingerito veleno per topi, come era stato ipotizzato in un primo momento, ma una sostanza tipo diserbante che viene utilizzata in agricoltura. Una sostanza dannosa per la vita umana che ha ingerito al naturale e che anche se diluita in piccola quantità può provocare effetti dannosi. In questo caso sono stati fatali. Ed infatti anche i tentativi della madre di rianimarlo sono stati inutili. E’ stata la dottoressa Francesca Saforni ad effettuare l’esame sul corpo del giovane, dopo il riconoscimento dei genitori. La dottoressa ha ricevuto ieri l’incarico dal dottore Quaranta, sostituto procuratore incaricato di seguire il procedimento. In un primo momento l’incarico era stato assegnato ad un altro consulente che per problemi di lavoro aveva fissato l’autopsia per lunedì 18 luglio. Grazie all’interessamento del legale della famiglia Boccucci, l’avvocato Angelo D’Onofrio, ed alla polizia di Stato di Sessa Aurunca che hanno rappresentato al magistrato la necessità di consegnare quanto prima alla famiglia il corpo del giovane, è stato revocato l’incarico al primo consulente ed affidato ieri alla dottoressa Saforni che in meno di ventiquattro ore ha potuto effettuare le operazioni e riconsegnare il corpo di Gianmarco alla famiglia Boccucci. Alle 14 di oggi pomeriggio la salma di Gianmarco è tornata a casa, in via Palermo a Cellole che oggi era gremita di giovani, pronti a salutare il loro amico per l’ultima volta. Un giovane morto per un tragico errore commesso dalle sue stesse mani, per una situazione sfuggita di mano senza la sua volontà e che lo ha sottratto per sempre all’affetto dei suoi cari e soprattutto della sua bellissima piccolina di due anni. L’avvocato Angelo D’Onofrio, legale delle famiglie Boccucci e Perretta, ha voluto ringraziare a nome dei genitori di Gianmarco il magistrato  Quaranta e gli agenti del commissariato di pubblica sicurezza di Sessa Aurunca “per la grande sensibilità dimostrata, avendo compreso il dramma della famiglia Boccucci si sono attivati per consegnare quanto prima il corpo del giovane alla sua famiglia”. Domani alle ore 16 nella chiesa di Santa Lucia a Cellole sarà celebrata la cerimonia funebre e Gianmarco potrà avere finalmente una degna sepoltura.

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