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CELLOLE – Torneo di tennis e segnaletica, Di Leone incalza: ecco le prime spesucce e i cartelli sono anche sbagliati

CELLOLE (Matilde Crolla) – Il sindaco Angelo Barretta affronta le prime ‘spesucce’ e si alza il polverone. Il capogruppo dell’opposizione, Guido Di Leone (nella foto in basso), lo aveva già annunciato in consiglio comunale: “Saremo pronti ad aderire a tutte le iniziative finalizzate al bene della collettività, ma non ci faremo passare la mosca sotto il naso”. Ed, infatti, quasi immediata è arrivata la polemica del ‘Comitato civico cellolese’, relativa alla spesa affrontata per modificare il piano traffico in città ed installare la nuova segnaletica da una parte ed il torneo di tennis presso una struttura privata di Cellole dall’altra. “Torneo Open di Tennis, bel torneo, bella premiazione, ma diciamo anche che sono stati concessi seimila euro di soldi pubblici ad una struttura privata- afferma Di Leone ai nostri microfoni, dopo aver aperto la polemica sul suo profilo Facebook-.Bisogna tagliare gli sprechi al più presto altrimenti sarà difficile evitare il dissesto”. Per Di Leone lo sport va assolutamente incentivato sul territorio, in qualsiasi forma esso si presenti, ma non bisogna fare discriminazioni. “Come il tennis, anche gli altri sport vanno incentivati come il calcio e la pallavolo che esprimono tanti giovani talenti. Non si può considerare solo un tipo di sport che tra l’altro si svolge in una struttura privata”. Rispetto a quanto riferito da Di Leone si attende di conoscere la posizione del consigliere delegato allo Sport, Franco Sorgente (nella foto in alto). Ma la polemica del capogruppo del Comitato civico cellolese riguarda anche l’acquisto della nuova segnaletica. Riferendosi ai cittadini in maniera ironica Di Leone incalza: “Chiedo ai cittadini il favore di rispettare la nuova segnaletica che porta a via Milano, proviamo a vedere come va. Dato che ci è costata circa settemila euro con affidamento diretto ad una ditta di Benevento, tanto meno usiamola e rispettiamola”. Ed aggiunge che gli istituti scolastici presenti in città sono stati accorpati, pertanto da qualche anno l’istituto comprensivo ha cambiato il nome in “I.C. Serao-Fermi” e non più scuola Media “Enrico Fermi” come riportato nel cartello stradale. “Dire il costo di una spesa pubblica fatta da un’amministrazione, non è una polemica, è una cosa che non siamo tanto abituati a vedere e stiamo conoscendo da poco, per quello si trasforma in altro. Si chiama trasparenza”, conclude Di Leone. Trasparenza che il sindaco Barretta sta cercando di rispettare. E proprio in virtù di quella discontinuità tanto decantata in campagna elettorale, il primo cittadino ha fatto del suo profilo Facebook il primo luogo della comunicazione con i cittadini, tanto da aprire nella serata di ieri una sorta di simpatica discussione sui quarti di finale degli Europei. “Un gruppo di giovani questa sera mi ha proposto di trasmettere in piazza i 4′ di finale degli Europei tra Italia e Germania…cosa ne dite? Siete d’accordo? Io sarei propenso per piazza Compasso…attendo vostre”. Insomma, la democrazia fatta persona. Di Leone cerca proprio il pelo nell’uovo.

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