TORA E PICCILLI – Staff del sindaco, De Simone: nessun inciucio

TORA E PICCILLI – Staff del sindaco, l’ex primo cittadino, Angelo De Simone, attuale consigliere di minoranza, respinge ogni ipotesi di “inciucio” e assicura: “In un momento tanto triste per il Comune di Tora e Piccilli mi pesa quasi dover intervenire per rispondere alle solite dicerie che, ahimè, spesso nascono nei piccoli paesi.   Faccio riferimento all’articolo apparso pochi giorni fa su Paese News in base al quale avrei stabilito, pensate un po’, le sorti dello staff del Sindaco Natascia Valentino.
Ma facciamo un passo indietro. Già durante il periodo elettorale dello scorso anno su Facebook apparvero alcuni novelli scrittori che riportavano le loro impressioni su ciò che accadeva ai comizi. La febbre letteraria ha oggi creato l’ormai famoso movimento letterario “all’ombra della cupola” cui hanno aderito una serie di scrittori dai nomi variamente fantasiosi. Tale movimento traduce in versi per poi “regalarli” ai lettori di facebook quelli che sono gli eruditi discorsi affrontati nell’omonimo club, noto in paese come “Bar della Cupola”, che mirano chiaramente a salvare un unico personaggio della storia politica comunale, il “re del cupolone” ed a ridicolizzare tutti gli altri. Ma l’ombra della cupola ha raggiunto anche scrittori che non rientrano in quella ristretta élite letteraria ma che pur ispirandosi a modelli propri della “Bassa del Po”, convergono a volte sul discredito delle amministrazioni.
Del tutto “nuova” è invece la figura di un menestrello che pur non appartenendo affatto al noto club letterario comunale (anzi lui è uno che quella cupola ha cercato tante volte di tirar giù) ed avendo tanta esperienza politica, ha iniziato a menar sentenze su tutto e tutti, incluso il sottoscritto.
Ora dico: si può ricavare un articolo da uno che usa come pseudonimo “Aquila”, ha un “picchio” come immagine e si fa sgamare come un pollo???
Ma tanto è, per cui mi tocca precisare alcune cose. La notizia uscita poco fa sulla scelta del nuovo staff del Sindaco Valentino smentisce tutto l’apparato dell’INCIUCIO messo su dall’aquilotto, in quanto non solo non farò io parte dello staff del sindaco, ma non è stato scelto neanche l’architetto “mio pupillo” citato nel post del pennuto, le cui iniziali sono state sapientemente non riportate nell’articolo oggetto di discussione. Ma la cosa assai simpatica era che mentre l’Aquila diceva questo, inventando addirittura ora e giorno di segrete riunioni, correva voce in paese che io, gestendo chiaramente dalla minoranza tutto il comune, avessi messo un veto proprio sul nome di quell’architetto che, nel frattempo, veniva preso di mira dal club della cupola per essersi prestato all’INCIUCIO.
Un vero spasso, degno di una commedia degli equivoci tanto care a Shakespeare….
La verità, in tutto questo, nasce da un incontro, questo vero, avvenuto in Comune quasi un mese fa in cui mi si chiedeva di dare dei chiarimenti su tutto l’apparato dei finanziamenti arrivati al Comune e che, a causa dei tempi strettissimi imposti dalla Comunità Europea, rischiano di incepparsi. Eh sì, proprio quei lavori su cui venivo attaccato in campagna elettorale in quanto “false promesse” ai cittadini. Interventi sulle scuole, sulla rete idrica e fognaria, sugli impianti sportivi, la creazioni di un museo e di una sala polifunzionale… tutti sono arrivati.
E qui scatta la politica distruttiva tipica dei piccoli paesi, quella del “Tanto peggio, tanto meglio”, quella che per anni ha visto il nostro comune irretito in una ragnatela di veti, di invidie, di rancori, di vendetta che hanno bloccato qualsiasi iniziativa, la crescita del comune stesso!!!!
Quella politica con la ”p” tanto piccola da doversi nascondere, tanto infame ed infamante da utilizzare personaggi di fantasia che si richiamano ad una finta e ristretta voce del popolo per giustificare i propri disastri politici!!! Quella politica e quei politicanti che avrebbero voluto che assolutamente non dessi alcun consiglio perché…”è meglio che si perda tutto, così la gente capisce!”. E le nottate intere impiegate per pensarli e metterli su carta quei finanziamenti, quei 5 anni passati a lavorare a testa bassa, spesso da solo, per cercare di non fare più le solite strade nel nulla ed i marciapiedi mai finiti!!! Avrei dovuto buttarli, per il “bene del Paese”. Ho semplicemente data la mia spiegazione su alcune cose, ma l’aver aiutato non significa essere scesi a compromessi, né per me né per l’attuale sindaco, non significa aver chiesto il conto attraverso regalie, incarichi e quant’altro.
Le mie decisioni politiche vengono discusse con il NOSTRO gruppo, che non fa capo a nessuna delle altre due correnti politiche comunali, cha ha scelto di non fare compromessi un anno fa in campagna elettorale ed ha perso per una manciata di voti, ma a testa alta, con dignità e rispettando sempre tutti! A chi non sta bene questo modo di fare, a chi è legato alla “vecchia politica”, consiglio vivamente di andare altrove, di migrare su quelle sponde dove regna sovrana l’anti politica: una buona minoranza non si fa dicendo NO a tutto per partito preso, la si fa leggendo gli atti, studiando le azioni che possono danneggiare la popolazione e quelle che invece possono portare del bene. Un esempio su tutti di questo primo anno da minoranza: ci siamo battuti in consiglio comunale per far ritirare il regolamento della IUC (quello che ha tassato i cittadini) perché secondo noi era stata sbagliata l’impostazione ed infatti ha portato disagi alla popolazione, mentre abbiamo votato a favore di altre iniziative che ritenevamo buone per i cittadini stessi.
Immaginate se avessi chiuso la porta in faccia a tutti perché mi si chiedeva di chiarire alcune questioni sui finanziamenti che io stesso ho fatto arrivare: un controsenso grande quanto una galassia!!! Rimaniamo sereni, il popolo sceglie ed è sovrano. Chi ha voglia di mettersi in gioco la smettesse di nascondersi dietro falsi nomi, la smettesse di tramare nell’ombra accordi che comunque verranno alla luce, iniziasse sin da ora a costruire per il bene del Comune e non a sperare il male degli altri e chieda il consenso del popolo ad amministrare alla prossima tornata elettorale. E se sarà bravo a presentarsi, probabilmente vincerà le elezioni: ma amministrare è un’altra cosa ed a volte richiede tanta umiltà e rispetto non per chi ci ha votato, ma per tutta la comunità!