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ALIFE – Tasse e Cinema Volturno, maggioranza blindata

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ALIFE – Abrogazione Tares, adozione regolamento per la definizione agevolata della Tarsu (condono Tarsu), ed ex Cinema Volturno – stato di pericolosità, i punti all’ordine del giorno del consiglio comunale, convocato dal Sindaco della città di Alife, ed anche Presidente del consiglio comunale, Giuseppe Avecone, per lunedì 5 maggio 2014 in aula consiliare. Dopo l’esposizione delle proposte da parte del gruppo di minoranza, e del capogruppo Gianfranco Di Caprio (era stata proprio l’opposizione a chiedere questo consiglio comunale convocato in seduta straordinaria), alla resa dei conti, cioè al voto su ogni punto, tutto resta come prima, e la maggioranza, blindata nonostante le assenze (non giustificate in aula) da parte dell’assessore Marco Bergamin e del consigliere Giulio Riccio, respinge fermamente le proposte del gruppo Cirioli – Di Caprio – Maietti – Pece. La minoranza, come confermato dallo stresso Di Caprio in assise, ha ribadito che il consiglio, “organo supremo”, poteva anche deliberare a favore delle loro proposte portate in aula, nonostante i pareri negativi del responsabile area finanziaria (Claudio Accarino, ndr) e del revisore dei conti (Ferdinando Di Gennaro, ndr), proposte che andavano nella direzione di ritornare per la spazzatura alla vecchia tassazione Tarsu (in vigore fino al 2012), e di concedere ai cittadini (la 2° proposta) una sorta di “condono – sanatoria” per quelle famiglie che avevano pagato meno di quanto avrebbero dovuto, cioè, a conti fatti, sarebbe stato concesso loro di autodenunciarsi (entro il 30 settembre) e pagare dal 2008 in poi il giusto (in termini di effettivi metri quadri di abitazione occupata), ed avrebbero avuto l’agevolazione di avere scontate le sanzioni e gli interessi (con gettito recuperato di oltre 400mila euro, secondo la minoranza). Il Sindaco Avecone è apparso deciso quando ha affermato che, “fermo restando che qui nessuno vuol far pagare di più ai cittadini, ma se si pensa alla Tarsu, il piano Tares non è più coperto dal gettito che si otterrebbe ritornando alla Tarsu”, non solo, ma “quali tasse aumentare per coprire poi il piano?”. Accusando l’opposizione di aver “speculato sul ritorno alla Tarsu”, il primo cittadino Avecone ha ribadito che la sua maggioranza ha mantenuto l’IMU al minimo di legge, così come le altre imposte comunali, ed il ritorno alla Tarsu avrebbe significato l’aumento di altri tributi: “Per noi, con due ricorsi al Tar, è stata sempre chiara la scelta amministrativa di portare in house la gestione dei tributi comunali; riportare i tributi in house significa che non abbiamo riaperto delle porte a società che avevano aggi fino a 250mila euro l’anno. Questo ha significato per noi l’inizio di una nuova vita fiscale per l’ente. La vostra proposta – ha ribadito Avecone – incontra i pareri negativi del responsabile area finanziaria e del revisore dei conti”. In merito alla sanatoria, “il vostro è un vero e proprio condono e ci chiedete una cosa che è disattesa dalla legge, con sentenze della Corte di Cassazione e della Corte Costituzionale che vietano in maniera categorica qualsiasi condono in materia di tassazione locale”.  (comunicato stampa – Giuseppe Avecone)

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