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L’ASSOCIAZIONE INSERO PASQUALINA STRUTTURA IL PROPRIO SERVIZIO DI GRATUITO PATROCINIO

La neo Associazione A.P.S. Insero Pasqualina impegnata nei servizi per il sociale, amplia la propria offerta, con l’assistenza legale a costo zero, attraverso il patrocino a spese dello Stato che permette a chiunque rientri in precisi limiti reddituali, di avvalersi in ambito civile, penale, affari di volontaria giurisdizione, di adeguata difesa  legale, per la protezione dei propri diritti. L’associazione ha designato e ricevuto la disponibilità dalla tenace  avvocatessa Alessandra Cerreto, iscritta da circa un ventennio al COA di Santa Maria Capua Vetere, negli elenchi dei professionisti abilitati a rientrare in questo speciale albo e da sempre disponibile, con dedizione e cura,  a tali patrocini.  A lei la parola, per spiegare l’ottenimento di questo importante beneficio: “Il diritto alla difesa, costituzionalmente garantito rende possibile a cittadini in possesso di determinati requisiti di reddito di usufruire della tutela legale, senza dover sopportare alcuna spesa processuale. Il limite di reddito per il corrente anno  è pari ad euro 12.838,01, risultante dall’ultima dichiarazione dei redditi. Si tenga in considerazione che ai fini della determinazione di tale limite si deve valutare il reddito di tutti i componenti del nucleo familiare del richiedente; nel conteggio sono compresi anche i redditi esenti da imposta e quelli per i quali è prevista un’imposta sostitutiva. Nell’ambito penale, il limite di reddito è elevato di euro 1.032,91, per ciascun soggetto familiare convivente. Vi sono fattispecie , tipo separazioni coniugali e divorzi, per le quali si tiene conto del reddito del solo richiedente, se la controparte è in conflitto di interessi con chi aspira ad avere il beneficio. Non vi sono limiti per un cittadino ad usufruire di questo istituto, purchè siano rispettati i requisiti previsti per l’ammissione. Esistono dei casi specifici, previsti dal nostro Ordinamento, di accesso al patrocinio a Spese dello Stato senza limite di reddito, trattasi di un’ammissione ex lege,  maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, mutilazione organi genitali femminili, atti sessuali con minorenni, violenza sessuale, violenza sessuale di gruppo, riduzione in schiavitù commessa a danno di minori, iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile, tratta di persone commessa in danno di minori, corruzione ed adescamento di minorenni. E’ evidente che la finalità legislativa è la rimozione di ogni ostacolo, anche di natura economica che possa frenare la vittima dall’agire in giudizio. In effetti , gli strumenti per contrastare la violenza di genere , sia essa psicologica, fisica o sessuale sono sempre più numerosi. In particolare la Convenzione di Istanbul (2011) è il primo dispositivo normativo vincolante ed  internazionale , proteso alla prevenzione e lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica. La vera innovazione della Convenzione è il riconoscimento della violenza sulle donne come forma di violazione dei diritti umani e di discriminazione. Sono convinta  che ogni diritto meritevole di protezione giuridica, debba  essere solidamente  garantito nelle giuste sedi , senza che uno svantaggio economico , possa erigersi a  causa di scoraggiamento o impedimento  per il suo titolare”.

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