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CASSINO / CASERTA – Rapine e omicidi, 12 arresti: è la stessa banda che uccise il carabiniere Della Ratta

CASSINO / CASERTA – Nelle prime ore della mattinata odierna, i Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Caserta, del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna (NA) e della Compagnia di Cassino (FR) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE), su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di 12 indagati, per associazione per delinquere finalizzata alle rapine, omicidio ed altro. La banda è la stessa che il 27 aprile 2013 perpetrò la rapina ai danni di una gioielleria di Maddaloni, durante la quale perse la vita l’App. Sc. DELLA RATTA Tiziano.

CAPONE Antonio, nato a Napoli il 29.4.1974; GAZZETTA Antonio, nato ad Acerra (NA) il 7.10.1992; -BRUCCI Paolo, nato a San Felice a Cancello (CE) il 13.7.1988; -DELLA VALLE Vincenzo, nato ad Acerra (NA) il 22.6.1992; -PONGA Domenico, nato a Villaricca (NA) il 15.1.1991; -DEROSA Giuseppe, nato a Napoli il 5.10.1991; -ESPOSITO NUZZO Rosario, nato a Napoli Fl.5.1993; -MASTROPIETRO Antonio, nato a Maddaloni (CE) il 5.8.1969; -DJORDJEVICBruslin, nato a Foligno (PG) il 28.5.1979; -APREA Luca, nato a Pozzuoli (NA) il 7.12.1974; – FARINA Rosa, nata a Maddaloni il 20.10.1987; -DI TOMMASO Gaetana, nata a Maddaloni il 9.3.1965.

ritenuti, allo stato, responsabili, a vario tìtolo dei reati di

  1. associazione per delinquere (art. 416 c.p.),
  2. rapina in concorso aggravata dall’uso delle armi (artt.HO, 628 c.p.),
  3. omicidio in concorso (art. 110, 575 c.p.)
  4. porto abusivo in luogo pubblico di armi da fuoco (art. 10, 12 e 14.legge 497/1974 e23c. 1 e3 legge 110/1975)
  5. furto (art. 624 c.p.)
  6. resistenza a P.U. (art. 337 c.p.)
  7. calunnia (art. 368 c.p.).

Le indagini, iniziate in maniera serrata a seguito della rapina perpetrata il 27 aprile 2013 ai danni di una gioielleria di Maddaloni, durante la quale aveva perso la vita I’App. Se. DELLA RATTA Tiziano, nell’adempimento del suo dovere, e che hanno già portato all’arresto di 11 indagati, 2 dei quali successivamente deceduti pel­le ferite riportate nel corso del conflitto a fuoco avvenuto dentro e fuori la citata gioielleria, ed 1 rintracciato in territorio belga, ed estradato in Italia di recente, hanno ulteriormente consentito – attraverso attività tecniche e dinamiche, corroborate da riscontri testimoniali, di accertare, in coordinamento di indagini con analoga attività di P.G. seguita e delegata dalia Procura della Repubblica di Cassino, per altrettanti episodi di rapina commessi nel territorio di quel circondario – di accertare l’esistenza di un’associazione per delinquere, finalizzata alla commissione di furti e rapine ed operante tra le province di Napoli, Caserta e Frosinone.

Al sodalizio sono state ricondotte altre 5 rapine (3 tentate e 2 consumate), perpetrate, tra i mesi di marzo ed aprile 2013, in Grumo Nevano (NA), Maddaloni e Cassino, tutte perpetrate secondo un consolidato modus operandi, consistente nell’effettuazione di un primo sopralluogo nell’esercizio commerciale da parte di due rapinatori, un uomo e una donna, compiuto nella mattinata simulando l’interesse all’acquisto di gioielli e successivamente, verificate le condizioni di operatività, eseguendo con armi la rapina vera e propria nelle prime ore del pomeriggio.

La banda, composta prevalentemente da giovani di età compresa tra i 21 ed i 27 anni disponeva di mezzi di trasporto, individuati dalle videoregistrazioni e di numerose armi (pistole di grosso calibro a tamburo e semiautomatiche), tutte efficienti e pronte all’uso. Inoltre, gli spietati rapinatori avevano tra le proprie fila anche delle donne che avevano il compito di agevolare l’ingresso dei complici all’interno delle gioiellerie, mentre gli altri costituivano aliquote di riserva del gruppo disposte nelle vicinanze del luogo della rapina al fine di assicurare il supporto e la copertura durante la fuga.

Dei 12 provvedimenti in oggetto, 8 sono stati notificati in carcere nei confronti di indagati già detenuti per precedenti fatti connessi, tra cui la rapina del 27 aprile 2013, a cui si aggiungo i nuovi episodi criminosi contestati con la misura cautelare in oggetto. Per il DJORDJEVIC Bruslin,in quanto estradato dal Belgio per un numero di reati minore, è stata avviata la procedura per l’estensione dei nuovi capi di imputazione.

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