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CASERTA – Cosentino junior, 20 anni e un’idea: ‘Pronto a scendere in campo per papà’. Mario, 20 anni, figlio di Cosentino

CASERTA –  «Quando Nicola Cosentino è fuori dal carcere, tutti lo attaccano. Ora che è in carcere, leggo che tutti gli vogliono bene. Ecco, noi gli vogliamo bene quando sta dentro e quando è uomo libero». Il senatore Enzo D’Anna accoglie nella ex sede del Pdl di Caserta i consiglieri regionali di Forza Campania e le truppe cosentiniane. Nella sala gremita fanno capolino anche i due figli gemelli, di 20 anni, dell’ex sottosegretario all’Economia detenuto a Secondigliano per estorsione. Silvio è appena tornato dagli Stati Uniti, dove si è recato per uno stage universitario, ma alla vista dei taccuini si allontana.

Mario, invece, è più spigliato e accetta di presentarsi: «È stata una bella giornata, con una straordinaria partecipazione di militanti e simpatizzanti – commenta alla fine della riunione politica -. Mamma? Per ora sta bene, l’ha presa bene. Le siamo vicini e non la lasciamo neanche per un istante. Ora, quando gli avvocati ce lo consentiranno andremo a far visita a papà. La politica? No, per ora penso allo studio, voglio laurearmi. Se successivamente ci sarà l’occasione, perché no? Mi piacerebbe fare politica attiva e mettere lo stesso impegno e la stessa passione che ci ha messo papà in tutti questi anni. Voglio combattere le ingiustizie».

In sala, anche l’ex sindaco di Melito Antonio Amente, zio della consigliera regionale, Mafalda, che all’inizio dello strappo aderì a Forza Campania per poi tornare sui suoi passi in Forza Italia. Quindi, il sindaco di Marcianise, Tonino de Angelis; quello di Santa Maria a Vico, Alfonso Piscitelli; il capogruppo regionale di Fc, Paola Raia, con gli altri consiglieri del gruppo. (Antonia Ruggiero, Pasquale Giacobbe e il deputato Carlo Sarro si sono recati in visita a Secondigliano). Sindaci, amministratori comunali e tanti ragazzi, soprattutto il nuovo leader degli universitari, Tommaso Pellegrino, da Villaricca, eletto nel cda della Federico II con una messe di consensi. «Rimaniamo in Forza Italia — arringa D’Anna, annunciando di aver preparato una interrogazione parlamentare contro chi vuole far passare Forza Campania per una associazione criminogena — perché non possiamo passare per traditori.

Berlusconi ha riconosciuto la validità della nostra componente territoriale. Siamo qui non per un’adunata, ma per fissare i nostri prossimi impegni: faremo un’assemblea costituente di Forza Campania a Napoli per eleggere, per davvero, i nuovi dirigenti. Cosentino — continua il senatore e vicepresidente del Gal, il gruppo Autonomia e Libertà — è un incensurato. Se fa diecimila telefonate a parlamentari e dirigenti di partito è perché fa politica, esercita i suoi diritti politici. Noi non ci faremo processare, non siamo la costola di una organizzazione malavitosa. Con i radicali ci batteremo contro la carcerazione preventiva. Promuoveremo il doppio tesseramento. E se si continua così, la sinistra, alle prossime elezioni regionali, candiderà un giudice per dire che da quest’altra parte ci sarà comunque un amico di Cosentino».

Il senatore e portavoce di Forza Campania spiega di essere stato chiamato dal quartier generale di Forza Italia. Da Roma. «Per me ora la capitale d’Italia è Secondigliano — e giù gli applausi dei presenti, a voler rimarcare ancora una volta la vicinanza all’ex leader detenuto nella casa circondariale napoletana —. Tutti gli altri sono leader inventatisi da soli che non arrivano neanche al malleolo del nostro Nicola. Noi non ci scioglieremo almeno fino a quando Caldoro non scioglierà il Nuovo Psi». Forza Campania, al momento, presenterà ufficialmente le sue liste per le elezioni amministrative nei comuni di Sant’Anastasia e Gragnano. «Ma ci pervengono richieste per il simbolo da tanti altri comuni – aggiunge D’Anna – mentre alle Europee sosterremo il capolista Fitto e probabilmente una nostra candidata donna».

Il capogruppo regionale Raia insiste nel raccontare che «le origini della nostra formazione non devono essere confuse con le vicende giudiziarie di Cosentino. Anche se Forza Campania è nata perché in Forza italia non si assicura più dialogo e confronto. Forse proprio perché non c’è più Cosentino a governarla. Basti ricordare che dieci mesi fa contro la mia candidatura a sindaco di Somma Vesuviana si schierò l’intera Forza Italia. Insomma, noi sette consiglieri non siamo pecore e alle prossime elezioni regionali ci impegneremo a guardare in faccia il nostro elettorato e racconteremo a tutti la verità». Un annuncio di guerra per il centrodestra campano. (Angelo Agrippa – CorMez)

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