Ultim'ora

CAMPOBASSO – La terra trema ancora nel Sannio

Campobasso – Un terremoto di magnitudo(Ml) 2 è avvenuto alle ore 20:26:13 italiane di ieri. Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto sismico: Sannio.  I comuni più vicini all’epicentro sono GAMBATESA (CB);  JELSI (CB);  MACCHIA VALFORTORE (CB); PIETRACATELLA (CB); RICCIA (CB); TUFARA (CB).

La nuova scossa nel Sannio riporta preoccupazione fra la gente. Ci sarà una forte scossa che causerà seri danni su tutto il meridione. Questo è il parere di alcuni. Dopo il forte sisma di magnitudo momento 4.9 che si è verificato lo scorso 29 Dicembre 2013 con epicentro a Piedimonte Matese, in provincia di Caserta, la popolazione di tutto il meridione ha paura che un altro evento sismico di forte intensità possa verificarsi entro i prossimi mesi. Ricordiamo che continue scosse di assestamento si stanno verificando ancora a Gubbio e nel Matese.

Ma quanto può essere vero che si verifichi un forte terremoto?

Molti ipotizzano come epicentro lo stretto di Messina, altri regioni più a nord. Quanta probabilità c’è che ciò accada? Non si ha mai la certezza, dicono gli esperti, che un determinato evento sismico possa accadere in un determinato luogo e in un preciso momento. Tutt’oggi si possono prevedere con lieve anticipo le esplosioni vulcaniche, ma non i terremoti. Si possono però fare ipotesi: iniziamo col dire che la penisola Italica è tutta altamente sismica e tuttora sotto i nostri piedi, senza che ce ne accorgiamo, numerose faglie si stanno muovendo.

Ciò che accade a Gubbio, nel Matese o in qualsiasi altra parte è quindi del tutto normale. Attraverso alcuni studi, si è visto che pochissimi secondi prima del sisma, dal terreno viene rilasciata un’abbondante quantità di gas radon e ciò sarebbe un segno premonitore. Peccato che il Radon è un gas inodore e viene emesso troppo tardi per avvertire tutti ed evacuare la zona.

Gli scienziati, inoltre, hanno visto analizzando i terremoti degli ultimi secoli che maggiore è la magnitudo della scossa principale e maggiore probabilità c’è che le scosse di assestamento o una successiva scossa sia più forte della precedente (come avviene tutt’oggi in Grecia). Questo perchè una volta avuta la frattura rocciosa, con una scossa di modesta intensità, si va ad accumulare all’interno della roccia stessa sempre più energia che viene successivamente liberata con un’altra scossa sismica.

Altra ipotesi da fare è che in Italia i terremoti più forti risalgono al 1800, 1600 o tra i più recenti del 1900 quello dell’Irpinia. La probabilità che un evento sismico di forte intensità si verifichi anche nello stretto di Messina è che comunque in quella zona non si verificano terremoti da diversi secoli e la faglia è una delle più pericolose. Tuttavia non si è mai sicuri che possa accadere al cento per cento, ne possiamo dire quando. Non credete, dunque, a chi dice che ciò avverrà con certezza. Ma se ciò dovesse accadere siamo davvero pronti ad un evento del genere? Riuscirà il meridione ad evitare migliaia di vittime se ciò dovesse accadere? E soprattutto, si avvereranno davvero determinate previsioni?

Guarda anche

  CANCELLO E ARNONE – Scontro frontale fra due auto, 30enne in gravi condizioni

CANCELLO E ARNONE – Probabilmente una distrazione di uno dei due conducenti potrebbe essere la …