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VAIRANO PATENORA – Truffa, anziana derubata di 30mila euro. Quattro persone arrestate

vairano patenora. Truffe agli anziani, una donna vairanese perde 30mila euro. Arrestata la banda che operava con una struttura ben ramificata.  Colardo Giuseppina di Vairano Patenora (residente a Napoli) 75enne diede 30mila euro nelle mani dei truffatori, convinta di dover salvare il figlio da un grosso guaio nel quale si era cacciato dopo un fantomatico incidente stradale. La donna,  difesa dall’avvocato  Monica Geremia, faceva la bidella e in pochi attimi perse i risparmi di una vita. Fra le vittime anche  Concetta Guida, amica della signora Colardo,  anche lei difesa  dall’avvocato Monica Geremia. I carabinieri della compagnia Napoli centro arrestarono quattro persone ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata alle truffe, sostituzione di persona e falsità in registri e scritture private. Nel corso delle indagini, coordinate dalla Procura di Napoli, i militari dell’arma hanno accertato oltre 30 episodi di truffa, consumata o tentata, tutte ai danni di persone anziane che venivano avvicinate da un falso avvocato il quale comunicava loro che familiari privi di copertura assicurativa per la rc auto avevano causato un incidente stradale, inducendole così a consegnare  grosse somme di denaro, pensando di evitare conseguenze penali ai loro cari. Nel corso di perquisizioni eseguite contestualmente ai fermi sono furono rinvenute  e sequestrate grosse somme di denaro e oggetti preziosi frutto delle scorribande. La mente del gruppo era Gennaro Piccirillo, 36 anni, l’uomo che si procurava schede telefoniche intestate a cittadini stranieri da Nunzio Esposito, 55 anni,  e Raffaele Caiazzo, di 36 (rispettivamente titolare e dipendente di un centro di telefonia ora sotto sequestro), sceglieva le potenziali vittime e telefonava fingendosi avvocato; quando le convinceva a versare denaro contante per aiutare un figlio o un nipote, mandava Nunzio Maranta, 26 anni, per ritirare la somma.  Le indagini sono partite dalla denuncia di una signora di 93 anni, E.A., cui la banda ha sottratto 5.700 euro il 26 giugno 2012. E sono decine gli episodi scoperti dai carabinieri fino a marzo scorso, quando si è deciso di procedere con un fermo di indiziato di delitto.  Piccirillo selezionava le sue vittime tra gli anziani del quartiere di Chiaia, “salotto buono” di Napoli, e qualche volta adescava anche 50-60enni, preferendo però gli over 70. Oltre agli arresti, i carabinieri hanno eseguito anche perquisizioni, trovando a casa di uno degli indagati oltre 100mila euro in contanti e sequestrandoli, cosi come sotto sequestro sono i conti correnti dei quattro. Il meccanismo della truffa era semplice e collaudato: Piccirillo chiamava da un cellulare, fingendosi avvocato, raccontando di un incidente grave ma senza conseguenze fisiche di un congiunto della vittima, che poteva evitare guai versando un risarcimento in contanti brevi manu. Se l’anziano non era convinto, lo invitava a richiamare sul cellulare per parlare con il figlio o il nipote, imitandone poi la voce mentre in sottofondo si sentivano sirene di ambulanza e chiasso. Ottenuto l’assenso, mandava Maranta a ritirare il denaro. Ora c’è il processo e la speranza per le vittime è quella di riavere quanto perso.

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