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SESSA AURUNCA – Contributi a studenti meritevoli e bisognosi, salta la commissione. Politica sempre più lontana dalla gente

SESSA AURUNCA (Melina Vitale) –   Incontro saltato. Dopo il ritardo tollerato, il presidente della commissione, Luca Sciarretta, scioglie la seduta. La politica sempre più lontana dai bisogni dei cittadini. L’ordine della riunione spostato, probabilmente, al prossimo consiglio comunale. Nel pomeriggio di ieri si doveva tenere una riunione indetta dal presidente della civica assise. Per procedere bisognava raggiungere la presenza minima dei consiglieri della maggioranza e della minoranza. All’appello ha risposto solo il consigliere della maggioranza, Annalisa De Civita, il quale, alla fine non ha fatto numero. Dopo il ritardo tollerato, Luca Sciarretta ha sciolto l’incontro. Segno di un mancato impegno da parte dei politici verso il popolo. Argomentazioni che riguardavano per lo più gli studenti universitari e liceali. Il punto fondamentale da trattare era la distribuzione di contributi verso quegli studenti bisognosi e meritevoli, che purtroppo, per difficoltà economiche, non possono continuare gli studi. Come al solito, quando si tratta di certe argomentazioni, la politica la prende molto alla leggera. Molte sono le famiglie, nel comune come in tutto il paese, che non possono permettersi di mantenere un figlio all’università. Persone, tra l’altro spesso, che hanno ottime capacità ma purtroppo per motivi che non dipendono da loro, sono costretti a lasciare la carriera scolastica. I cittadini vorrebbero un po’ più di impegno da parte dell’amministrazione, vorrebbero che prendessero seriamente in considerazione questa tragica realtà. Ragazzi che si devono accontentare di un lavoro qualunque, purché arrivino a fine mese, malgrado le avversità, e non possono sviluppare quelle doti nascoste che, per tanti motivi, non possono venire fuori.  Un altro punto sul quale avrebbe dovuto vertere la riunione era la refezione scolastica. Ancora non tutte le scuole predispongono di una mensa. Molti studenti sono costretti a ritornare a casa dopo le lezioni, non avendo nessuno nelle proprie dimore che li controlli. Questo motivo riguarda soprattutto quei giovani, i cui genitori lavorano tutto il giorno e purtroppo non si possono occupare dei propri figli come vorrebbero. Ma pur di arrivare a fine mese, pur di non far mancare nulla ai figli, fanno dei giusti sacrifici. La scuola dovrebbe occuparsi anche di questo, ma se non è l’amministrazione che da lo slancio, che mette a disposizione dei fondi per lanciare questi programmi, da sola non ce la può fare. Ed ecco che entra in ballo la politica. La nostra amministrazione dovrebbe prendere più sul serio queste tristi problematiche, che, ancora al giorno d’oggi, affliggono la nostra società. Non tutti predispongono di un certo benessere: motivo per il quale dovrebbe essere il punto cardine della nostra politica. Lo studio è un diritto di ogni cittadino e l’amministrazione questo non se lo deve mai dimenticare.

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