PIEDIMONTE MATESE – Consorzio di Bonifica, la Procura indaga: ascoltati tre dipendenti

PIEDIMONTE MATESE – Consorzio di Bonifica Sannio Alifano, continua l’indagine dei carabinieri. Ieri sarebbero stati ascoltati, come persone informate sui fatti, tre dipendenti dell’ente  guidato da Pietro Cappella. Nei prosisimi giorni saranno altre figure legate all’ente di bonifica ad essere sentite dagli inquirenti.  Nei giorni scorsi i militari del nucleo operativo di Piedimonte Matese avevano eseguito l’ordine arrivato direttamente dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha chiesto l’acquisizione di tantissima documentazione. La lente della magistratura vuole fare chiarezza su diversi aspetti legati alla gestione dell’ente di bonifica matesino. In particolare secondo alcune voci gli investigatori intendono capire i meccanismi che determinano le assunzioni del personale a tempo determinato così come le assunzioni interne agli uffici; il criterio per gli incarichi professionali.  Si dice sereno il presidente Cappella che ha più volte rimarcato come l’indagine in atto nasca proprio da una denuncia a sua firma.   Un’indagine partita dopo la denuncia contro ignoti presentata nello scorso mese di giugno dal Presidente Pietro Andrea Cappella. Esposto relativo a  quelle che Cappella ha ritenuto maldicenze ed azioni diffamatorie poste in essere, nell’ambito dell’ultima campagna irrigua, nei confronti dei vertici dell’Ente.

Di certo alcune scelte legate alla gestione dell’ente, adottate di vertici dello stesso, contribuiscono poco a rasserenare gli animi. Fra tutti spicca  la “censura” all’Albo Pretorio Online che invece doveva rappresentare – nella gestione di ogni cosa pubblica – il massimo segnale di trasparenza e democrazia.    Quella di Cappella sembra essere stata una rivoluzione – al contrario – al Sannio Alifano. Mentre tutti gli altri enti aderiscono alle nuove norme sulla trasparenza, mettendo online gli atti, l’ente di bonifica impone la censura.  In ogni caso bisognerà attendere ancora diverse tempo prima di capire i risvolti dell’indagine in atto.