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CASERTA – Influenza killer, muore donna 35enne e il bimbo di cinque mesi che aveva in grembo

CASERTA –  Una ragazza di 35 anni – Carla R – è morta questa notte dopo essere stata contagiata dall’influenza killer. Potrebber trattarsi della terribile H1n1. La donna era al quinto mese di gravidanza, purtroppo, anche il bimbo che portava in grembo è morto. Carla era stata ricoverata una settimana fa circa all’ospedale civile di Caserta per problemi respiratori; le sue condizioni sono peggiorate dopo cinque giorni ed è stato predisposto il suo trasferimento in Rianimazione all’ospedale di Salerno. Le sue condizioni non sono migliorate e così, purtroppo, stanotte, è stato predisposto il suo trasferimento in elicottero all’ospedale all’ospedale Cardarelli, dove però la 35enne è arrivata morta. Ora la sua salma è presso l’istituto di Medicina legale per l’autopsia.

Sarebbero state 203.000, una cifra dieci volte superiore a quanto comunicato ufficialmente, le morti causate a livello globale dall’influenza H1N1 del 2009. La stima è stata ottenuta da un ampio studio commissionato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a una collaborazione che ha coinvolto oltre 60 ricercatori di 26 paesi e il progetto Glamor (Global Pandemic Mortality), e che ora è pubblicato sulla rivista on line “PLoS Medicine”.   I dati ufficiali dell’OMS segnalavano “appena” 18.449 decessi, ma questa cifra registra solamente i casi di influenza in cui la presenza del virus H1N1 era stata confermata attraverso esami di laboratorio, esami condotti – com’è facile immaginare – solo su una parte delle persone colpite da influenza. Questo ha portato a identificare un numero di vittime abbastanza ridotto, tanto da indurre molti ad accusare l’OMS di un allarmismo che avrebbe provocato uno spreco di risorse da parte di molti stati. I risultati del nuovo studio dimostrano ora che il virus H1N1, anche se meno letale del famigerato virus dell’influenza “spagnola” del 1918, rappresentava comunque un serio pericolo.  Lo studio ha utilizzato i dati dei bollettini settimanali dell’OMS sull’andamento delle infezioni virali e quelli sulla mortalità di 21 paesi (che rappresentano circa il 35 per cento della popolazione mondiale), per poi calcolare il numero di morti da patologie respiratorie, stimarne l’eccesso nel periodo sotto osservazione rispetto agli andamenti usuali, ed estrapolare i risultati dei paessi considerati a tutto il mondo. In questo modo i ricercatori sono arrivati alla cifra già ricordata di 203.000 decessi. Il conto pagato al virus H1N1 sale però ulteriormente se alle vittime dirette dell’influenza si aggiungono quelle decedute per l’aggravamento di malattie preesisitenti, per lo più cardiovascolari: in tal caso, i decessi salgono a 400.000.

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