VAIRANO PATENORA – Vigili urbani e imparzialità, quando non sempre è possibile fare il proprio dovere

VAIRANO PATENORA – Caschi bianchi e imparzialità, quando non sempre è possibile fare il proprio dovere. A volte gli agenti sono “costretti” a chiudere gli occhi – tutti e due – in modo plateale. Quanto accaduto oggi pomeriggio (24 dicembre 2013) – intorno alle ore 16e30 – nel centro della frazione Scalo potrebbe essere emblematico per capire certi “meccanismi” che regolano l’applicazione delle regole. Oggi pomeriggio numerose auto “affollavano” piazza Unità D’Italia (quella di fronte alla stazione ferroviaria). Molti degli automobilisti erano all’interno di un noto bar ubicato proprio in quella piazza. Le auto non erano “sistemate” proprio in totale rispetto del codice della strada. Erano tutti “vigili” perché coscienti che i nuovi agenti della polizia municipale vairanese, specialmente un paio in gonnella, non hanno pietà per nessuno. Infatti, poco dopo ecco due perentori fischi. Tutti si fiondano fuori dal locale, pronti a chiedere pietà e a spostare la vettura per evitare la multa. Proprio mentre gli “sventurati” automobilisti stanno per inserire le chiavi nelle portiere, ecco che accade qualcosa di strabiliante, qualcosa di inaspettato: le due vigilesse fanno dietro-front e abbandonano il “campo di battaglia”. Si incrociano sguardi increduli, tutti si domando il perché di tanta “fortuna”. Poi una voce suggerisce: “non potevano fare le multe, c’è anche l’auto del figlio del sindaco!”. E’ già, non si poteva. No che non si poteva. Mica si multare il figlio del datore di lavoro? No, non si può. All’interno del bar le battute “velenose” continuano, fin quando il diretto interessato esclama: “se lo saprà mio padre mi rimprovererà”.