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PIETRAVAIRANO / CASERTA – Cave e cementificio su monte Monaco, il gruppo Moccia ritorna all’attacco e tenta la sorte al Consiglio di Stato. Ma la speranza è la sconfitta politica di Zarone

PIETRAVAIRANO / CASERTA –  Delocalizzazione delle cave e del cementificio da Caserta a Pietravairano. Il gruppo Moccia non è ancora domo. Dopo la bocciatura ricevuta dai giudici del Tar, il colosso delle cave e del cemento presenta ricorso al Consiglio di Stato. Vuole che la sua idea, il suo progetto, venga imposto ai cittadini di Pietravairano. E chiede ancora un ingente risarcimento danni a tutti: provincia, regione, comune, comitati. L’impressione però è che il gruppo Moccia voglia tenere “calda” la miniestra con la speranza che la prossima primavera, a Pietravairano, possa essere sconfitto – alle comunali – il suo acerrimo nemico: il sindaco Francesco Zarone.  L’arrivo di un uno sindaco, magari uno più  “attento” allo “sviluppo” e alla “occupazione” potrebbe facilitare il compito del gruppo Moccia.  Nei mesi scorsi vennero respinti i ricorsi presentati dalla Cementi Moccia spa., difesa dal prof. Antonio Lamberti, avverso il rigetto del progetto per la  delocalizzazione della cava e del cementificio in località Monte Monaco, a Pietravairano adottati dalla Regione Campania.  La vittoria dell’Ente guidato da Francesco Zarone appare schiacciante alla luce delle motivazioni espresse dai giudici amministrativi napoletani che, con una articolata e complessa decisione hanno fatto proprie le deduzioni del Comune di Pietravairano  difeso   dall’avv. Giancarlo Fumo.  Queste  le motivazioni della sentenza n. 4065/2013 sez. IV del Tribunale  Amministrativo Regionale per la Campania- (Presidente Luigi Domenico Nappi estensore Anna Pappalardo primo referendario  Achille Sinatra) : “Il dissenso espresso dal Comune non rientra tra quelli attinenti ad interessi paesaggistico ambientali, in quanto di natura urbanistica, non è superabile in ragione della  conferenza dei servizi, quale indicata dalla recente pronuncia della Corte Costituzionale secondo cui la conferenza : “ ….Consente l’assunzione concordata di determinazioni sostitutive, a tutti gli effetti, di concerti, intese, assensi pareri, nulla osta richiesti da un procedimento polistrutturale specificatamente conformato dalla legge, senza che ciò comporta alcuna modificazione o sottrazione delle competenze posto che a ciascun partecipante alla conferenza , imputa gli effetti giuridici degli atti che compie, all’Amministrazione rappresentata , competente in forza della normativa di settore ( Cons. Stato sez. V 08.05.2007 n 2107).  La delocalizzazione delle aree di riserva è impedita dalla inefficacia delle disposizione del PRAE ( Piano regionale per le attività estrattive) sulle previsioni del PRG (Piano regolatore generale del Comune di Pietravairano) dalla circostanza che in ogni caso,  sia pur dopo la perimetrazione dei comparti, la delocalizzazione in aree di riserva deve rispettare i criteri cronologici e prioritari di cui all’art.26 delle PRAE. Non si verifica dunque  l’automatica sovrapposizione delle previsioni del PRAE rispetto a quelle previste dagli strumenti urbanistici comunali, per cui nella specie il sito cava soggiace alle prescrizioni e limitazioni imposte per le zone agricole dallo strumento urbanistico comunale. Tale dissenso, di natura urbanistica, può essere composto solo nel corso della conferenza dei servizi,  attraverso misure di mitigazione dell’impatto dell’intervento sul territorio, tali da indurre l’Amministrazione Comunale all’adozione di variante al PRG,  non potendosi ravvisare  alcuna altra autorità sovraordinata ( rispetto  al Comune)  in grado di poter imporre una modificazione dell’ assetto del territorio,  tenuto anche conto del divieto sancito dall’art. 27 delle norme tecniche d’attuazione del P.R.G. del Comune di Pietravairano che vieta le nuove cave e in generale tutte  le attività estrattive nelle zone comprese nel perimetro del vincolo idrogeologico”. In sintesi,  il dissenso espresso dal Comune di Pietravairano, unico Ente legittimato ad atti di programmazione urbanistica del proprio territorio, costituisce un  limite invalicabile. Con ulteriore  sentenza n. 406372013 la medesima sezione del TAR Campania ha dichiarato  inammissibili, per sopravvenuta carenza d’interesse alla pronuncia,  i ricorsi presentati dal Comune di Pietravairano avverso il decreto dirigenziale n. 207 dell’11.03.2011 e determinazione dirigenziale n. 68 del 09.09.2011-Regione Campania, poiché  inerenti provvedimenti privi di autonoma efficacia rispetto ad un procedimento conclusosi  comunque negativamente per la Cementi Moccia spa, quindi  non più in grado di ledere gli interessi dell’Ente. Dunque  la delocalizzazione della cava e del cementificio da S.Clemente a Pietravairano,  non potrà mai avvenire senza il consenso dell’Amministrazione comunale. Ora Moccia propore appello al consiglio di stato con la speranza che la sentenza del tar possa essere ribaltata.

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15 commenti

  1. Caro Sindaco ,resisti, resisti, resisti anche al Consiglio di Stato. E’ opportuno seguire la vertenza senza nulla trascurare perché nel paese di CICERONE tutto è possibile, anche ribaltare le sentenze. Come già detto in altre occasioni l’insediamento di un cementificio compromette tutto il territorio. Si pensi alle polveri sottili, ai fumi ed altri inquinanti. Le cementerie devono essere costruite a distanze di decine di chilometri dai centri abitati in zone poco o di scarso interesse agricolo. Il passato recente insegna: si è lasciato impunemente inquinare un territorio, quasi tutta la Campania, ed oggi ci si accorge della terra dei fuochi, si grida allo scempio del territorio, ma dove erano i proprietari dei terreni, perché non hanno protestato quando i fondi sono stati trasformati in discariche abusive? vi è stata convivenza? Può mai essere che tutto è avvenuto all’insaputa di tutti? Quindi non resta che combattere e resistere, resistere, resistere.

  2. p.s. sostituire: convivenza con connivenza

  3. Lo avevamo messo in conto! Sapevamo che non avrebbe trascurato nessuna occasione perfino quella più “improbabile” del Consiglio di Stato, ma sorge una perplessità: perchè “lor signori” si sono “risvegliati” proprio a ridosso delle prossime elezioni amministrative? Le “supposizioni” avanzate dall’autore dell’articolo sono quanto mai veritiere: vogliano tenere “aperta” l’opportunità di un “varco”, sperando in un “cambio di guardia” alla prossime elezioni amministrative! Questo significherebbe fare una campagna elettorale all’insegna del “pro/contro cave-cementificio” con il rischio di dividere i cittadini e “inquinare” la competizione elettorale! Sarebbe un “disastro sociale” grave quasi al pari di quello ambientale! E’ un rischio che non dobbiamo correre e che va combattuto da ogni cittadino onesto che ha a cuore le sorti del proprio paese e il futuro dei propri figli! Io credo che che ce ne siano in tanti a Pietravairano e dintorni! Restiamo uniti al Sindaco Francesco con il quale abbiamo combattuto la battaglia “per la tutela e la difesa di Pietravairano” che con tanto impegno e sacrifici abbiamo vinta! Noi siamo stati e saremo”irremovibili”, perchè convintissimi del grande e irreparabile disastro ambientale che vogliamo a tutti i costi prevenire piuttosto che “curare” quando sarà troppo tardi !!!!!

  4. Va beh, per la serie “anche se come sindaco poco e nulla ha fatto,votatelo perché se no mettono il cementificio a Pietravairano ” . Contenti voi di avere un sindaco che riesce a fare politica solo approfittando delle disgrazie. Ma ditemi a Pietravairano paese di “scienziati” per fare il sindaco avete solo o delinquenti pronti a svendere il territorio o inetti ? Mah, state proprio messi male!!!

  5. Sì stiamo messi male…gli scienziati cui tu alludi sono quelli che vanno a le…… il culo agli svenditori di territori…poi ci sono un gruppetto di sfigati che da 30 anni cercano di spegnere ogni possibile alternativa perchè pronti ad ogni genere di compromesso per riproporre vecchi arnesi del comunismo che fu, oramai sessantenni, inutili a se stessi e agli altri ma sempre pronti a far danni…basti dire che il gran visir lo piazzorono loro a sindaco a suo tempo e quando si accorsero dell’errore fecero di tutto per far finta di distinguersi preferendo soluzioni assurde purchè perdenti…così giusto per continuare…ora vedremo questa gang cosa ci proporrà questa volta per danneggiare ancora il paesello

  6. Cara maria come al solito non ti smentisci mai!!!! Stai insinuando che solo il Sindaco Francesco Zarone è contro le cave? il cambio della guardia la prossima volta ci sarà…perchè sono i cittadini, ormai stanchi, che lo vogliono. questo non vuol dire essere a favore delle cave. Capisco la paura del Sindaco(e quindi tua) di perdere le elezioni visto l’incompetenza che ha dimostrato in questi anni. Siete ridicoli, strumentalizzare un problema serio per fini personalistici. NON SIETE PIU’ CREDIBILI

  7. caro Giovanni al di là di chi è a favore o contrario alle “cave” c’è una sola verità: il Sindaco F. Zarone ha messo in atto tutte le azioni legali ed amministrative utili a portare avanti un contrattacco duro e non affatto scontato all’avanzata di Moccia, fermo restando che se ha “guardato” a Pietravairano è perchè ci sono stati quelli (ben noti!) che gli hanno “aperto gli occhi”! Cmq credo siano esagerate le tue preoccupazioni, in campagna elettorale saranno i “fatti” a “parlare” sia quelli dell’amministrazione che quelli dell’opposizione e i cittadini certamente sapranno “giudicare”!

  8. Caro orsi tu sei l’emblema del fallimento. In tutti i sensi. Ma chi ti vuole.? In politica ci vogliono i fatti e i voti e tu se vuoto… non eri entrato neanche in opposizione. Sei stato ripescato…

  9. Se io sono l’emblema del fallimento tu sei uno squallido vigliacco che non ha neanche le p…e di firmarsi. Essere considerato fallito da un vigliacco come te é un complimento.

  10. Chi è quella fallita?

    Ci fu qualcuna che distrusse una lista dall’interno a tal punto che non ebbero nemmeno un consigliere di opposizione. Uscirono candidati con zero voti. Chi fu tra i responsabili della disfatta?

  11. certo uno manettaro che votatava di pietro passato al pd senza votare renzi…qua siamo proprio alla mancanza dell’abc

  12. e poi bla…bla…bla…bla…sempre a trovare un pelo per sentirsi superiore…per arrogarsi il diritto di puntare il dito senza se e senza ma…senza macchia…bla…bla…bla….conta il contenuto qua e non se ci si firma o meno…lo spirito di un blog è questo…e per fortuna considerato che per niente si adirebbero le aule giudiziarie…vecchio sognoooo….irrealizzato..—————————— ———————— —————————— —————————

  13. certo che se pensi come scrivi…..

  14. cari signor sindaco,signora maria….ma nn avte detto hai vostri cittadini se apre il cementificio adesso non credo che l azienda prenderebbe persone del luogo..SOLO GRAZIE A VOI….perche avete manipolato persone ad incitare SCIOPERI,MANIFESTAZIONI…PER COSA”’?PER IN CEMENTIFICIO CHE AVREBBE GIOVATO IL VOSTRO PAESE CON NUOVI POSTI DI LAVORO..Per quanto riguarda le cosi dette polveri sottili…..non e amianto ..e cemento…..con la tecnologia che c e adesso…POVERI VOI

  15. NON C E NIENTE DA FARE STATE DISTRUGGENDO POSTI DI LAVORO,IL MADE ITALY, GRAZIE E VOI E I COMITATI TRA 20 ANNI CI SARA IL CEMENTO MADE CINA VOI E I VOSTRI FIGLI