Roccamonfina – Abusi edilizi al ristorante: il Comune rischia di essere commissariato

Roccamonfina – Il tribunale amministrativo di Napoli con la sentenza 1403 ha condannato il Comune di Roccamonfina per il silenzio inadempimento ed ha preannunciato l’arrivo del commissario, individuato in un dirigente della Regione Campania. Il ricorso è stato presentato da Alberto Santantonio (difeso in giudizio dall’avvocato Pasquale Di Fruscio) il quale ha visto riconoscersi tutte le ragioni prospettate contro il Comune di Roccamonfina (difeso dall’avvocato Vincenzo Fusco) e Mazzucco Tommaso (difeso dall’avvocato Fabrizio Zarone). Secondo i giudici del Tar, come aveva dedotto Santantonio, il Comune di Roccamonfina ha violato in diversi articoli il testo unico dell’edilizia ed è rimasto inadempiente rispetto ai suoi obblighi di portare ad esecuzione gli ordini di demolizione degli abusi commessi dal signor Mazzucco, titolare del ristorante, al quale era stata ritirata la relativa licenza.
Il comune è stato inoltre condannato al pagamento delle spese processuali in considerazione della soccombenza. La questione si innesta nel più ampio dovere di repressione degli abusi edilizi commessi dal ristoratore in area sottoposta a vincolo di tutela ambientale in quanto sono implicate necessariamente l’acquisizione del bene a patrimonio del Comune e il ripristino dello stato dei luoghi. Inoltre il Tar di Napoli ha imposto alle autorità di verificare e sanzionare anche ulteriori abusi commessi successivamente alle prime ordinanze. La decisione del Tar naturalmente sta destando molte preoccupazioni negli ambienti politici del Comune perché si profila all’orizzonte un commissariamento alla che apre, come ha ulteriormente deciso il Tar, trasmettendo la sentenza alla Procura un ulteriore procedimento davanti alla corte dei conti per il danno erariale connesso. Si tratta di una vicenda complicata e dai contorni ancora da chiarire del tutto e che lascia in sospeso la comunità.