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TEANO – Strada Da terzo mondo: ambulanza “in buca”. Il malato può attendere, Istituzioni inermi

Teano – L’episodio è accaduto qualche giorno fa, nella frazione Casafredda, quando una persona, residente lungo via Criscio è stata colta malore. E’ stato chiesto ed ottenuto l’intervento dell’ambulanza del 118. L’autista del mezzo di soccorso ha trovato subito difficoltà nel percorrere lo stretto budello d’asfalto che in alcuni tratti presenta buche enormi. Il conducente ha cercato, comunque, di raggiungere il paziente residente nell’ultima abitazione di via Criscio. Purtroppo, durante una manovra l’ambulanza è finita all’interno di una buca, bloccandosi. Solo grazie all’intervento di alcuni residenti e dopo diverso tempo la situazione si è sbloccata con il mezzo di soccorso rimesso in “pista”.
Sulla vicenda pubblichiamo la nota a firma di Mariangela Mollica che ha inteso portare alla luce la vicenda con la speranza di sensibilizzare l’amministrazione comunale:
Le immagini che seguono risalgono al primo settembre, prime ore del mattino, e volutamente sono state rese note solo ora. Ritraggono un’ambulanza in panne, che grazie alla spontanea collaborazione dei pochi cittadini residenti, è riuscita a ritornare in asse e riprendere la sua attività di pubblico soccorso. Penserete nulla di sconvolgente. Peccato che, l’inconveniente sia avvenuto in Via Criscio, nella frazione Casafredda, e segue alla segnalazione con lettera aperta al Sindaco Scoglio del 31 agosto scorso, pubblicata su questo giornale, cui lo stesso primo cittadino, forse i tanti impegni che richiede un Comune in generale stato di declino, non ha dato il minimo riscontro. Impensabile credere che il Primo cittadino non ne abbia appreso il contenuto, considerato che questo giornale viene consultato da tutti i cittadini del comune teanese e dei comuni limitrofi in terra di lavoro. Diversamente, oltre che silente, dovremmo ritenere non legga i giornali locali e, spero per lui, non sia questo il caso. Nessuna partecipazione neanche dagli assessori locali né dagli altri membri del Consiglio che per partecipazione di tutte le forze politiche dovrebbero dare voce anche alle minoranze né alcuna richiesta di riunione urgente per discutere della questione del parziale rifacimento del manto stradale nella citata contrada.
Forse, perché, la mentalità ristretta del posto induce a ritenere che una frazione debba essere oggetto di interessamento da parte dell’Amministrazione locale solo se in Giunta sieda un residente del posto. Leggevo, qualche giorno fa un articolo circa lo spreco di denaro pubblico per la riparazione dell’orologio nella piazzetta del paese e di una Casafredda presentata come “caput mundi” in quanto paese di provenienza del vice sindaco all’epoca dell’affidamento dei lavori. Peccato che l’interesse dell’allora vice sindaco, anch’egli residente in via Criscio, si sia fermato alla piazzetta del paese e non sia salito più su, lungo la via che anche lui percorre quotidianamente e nel cui tratto si è incastrata l’ambulanza, complici un vialetto rialzato di accesso all’abitazione e una successiva buca in cui la ruota posteriore destra dell’ambulanza è sprofondata. Da precisare che il rifacimento della via Criscio è stato interrotto dagli attuali organi di governo del comune di Teano pochi metri prima dell’abitazione dell’ex vice sindaco e, così tutti quelli che abitavano poco prima e subito dopo la sua abitazione si sono ritrovati a far parte di quella zona sfortunata non interessata dai lavori di manutenzione straordinaria. C’è voluta circa un’ora per sbloccare la situazione e solo con l’intervento dei residenti che solidalmente si sono prodigati con i pochi mezzi di fortuna, l’ambulanza è potuta ritornare al suo lavoro.
Unica nota positiva e che, nei paesini in cui non si ha nulla e non sono assicurati i servizi minimi degni di una società civile, l’appoggio reciproco dei vicini rappresenta l’unica spalla su cui contare. Grande nota di demerito, invece, per i nostri rappresentanti che, ancora una volta, non hanno saputo comprendere come l’incolumità pubblica e la salute pubblica siano beni essenziali e la cui tutela sia imprescindibile per tutti. Il mezzo di soccorso non è riuscito a raggiungere l’abitazione oggetto di richiesta di intervento (ma già era stato predetto nella citata lettera aperta al Sindaco), l’operatore sanitario presente sul posto si è dovuto incamminare in solitaria per raggiungere la medesima ed apportare l’assistenza necessaria e, alla richiesta di soccorso per un cittadino in evidente stato di bisogno, si è aggiunta la necessità di soccorrere lo stesso mezzo impossibilitato ad avanzare. Per fortuna che il fatto è avvenuto di giorno e non di sera; sarebbe stato difficile soccorrere un’ambulanza al buio con lampioni posti da arredo alla via e non funzionali all’illuminazione pubblica e, soprattutto, per fortuna che nessuno ci ha rimesso le penne. Resta da chiedersi con quali modalità e tempistiche i nostri rappresentanti intendano procedere al rifacimento integrale del manto stradale in via Criscio, prima che qualcuno  perda la vita. Resta da chiedersi se, per una volta sola, in un paese in periferia senza assessori o consiglieri che facciano da portavoce all’interno degli “organi che contano”, possa lavorarsi sulla prevenzione e non sulla riparazione di eventuali danni già irrimediabilmente arrecati ai malcapitati. Già era stata avanzata pubblicamente la richiesta di intervento urgente volto a risolvere il problema della viabilità ed è stata snobbata dal Sindaco. A questa mancanza si aggiunge la mancata trasparenza del sito internet del Comune che non rende conoscibili tutti gli atti di gara, per i quali vi sarebbe un obbligo di legge di pubblicazione. Partiranno dalla prossima settimana da parte dei residenti le iniziative volte ad accedere ai medesimi, augurandosi diano conto dei criteri utilizzati nella scelta “dei tratti” da rifare e, in mancanza, di intervento urgente volto a garantire la pubblica incolumità, la richiesta di intervento sostitutivo al Prefetto di Caserta per la tutela dei diritti minimi della popolazione. Laddove non arrivano i nostri politici o presunti tali, occorre attivarci e dare eco ai nostri bisogni”.

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