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Giovanni Zannini

Mondragone – Brogli elettorali per favorire Zannini, parla la testimone denunciata dallo stesso Zannini

Mondragone – Grande sorpresa al processo sui presunti brogli elettorali a Mondragone: oggi si è svolta l’udienza del processo a carico della ex presidente di seggio Rachele Miraglia, di Vincenza Marino e delle altre scrutatrici dello stesso seggio, Michela Di Maio e Maddalena Marano (difese dagli avvocati Edmondo Caterino, Francesco Lavanga, Marta Ceraldi, Nicola Ucciero e Raffaele e Gaetano Crisileo). Oggi è stata sentita Filomena Letizia che nel corso del suo interrogatorio è emerso che è stata denunziata dal consigliere regionale Zannini e ha un processo penale a carico per aver falsamente denunziata vari presidenti di seggio per cui è stata sentita con le garanzie di legge e come imputata di reato connesso. L’accusa per le componenti del seggio, a vario titolo, è di concorso in falsificazione di schede elettorali. Chi ha manomesso le schede di voto? L’inchiesta è quella sulle presunte falsificazioni a favore proprio del consigliere regionale Giovanni Zannini candidato alle regionali campane di sette anni fa. I carabinieri, all’epoca, impiegarono diversi anni per chiudere il cerchio partendo da un ricorso al Tar Campania presentato dalla candidata Filomena Letizia di Marcianise, considerata una vittima in questo procedimento. La prossima udienza è fissata per il 20 giugno prossimo in cui dovranno essere sentita la consulente del Pubblico Ministero la dott.ssa Laddaga e il consulente di Marino Vincenza il prof. Alberto Bravo.

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