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Sessa Aurunca – Operaio schiacciato nel cantiere abusivo, imprenditori e proprietari sotto processo

Sessa Aurunca – E’ partito il processo a carico di quattro persone coinvolte nella morte di un operaio. Le indagini affidate alla compagnia carabinieri di Formia evidenziarono irregolarità all’interno del cantiere che, si scoprì, era stato avviato senza i permessi per la realizzazione dell’opera edilizia.  Perse la vita Giancarlo Ciappino, 57nne di San Castrese, popolosa frazione del comune di Sessa Aurunca, schiacciato da una betoniera contro una parete rocciosa. La tragedia avvenne il 10 febbraio del 2017. Sono finiti sul banco degli imputati Gennaro Rosato, 57enne di Castelforte, amministratore unico della società La Garigliano Srl; Aurelio Beato, 67 anni di Santi Cosma e Damiano, amministratore legale della società Gaeta Calcestruzzi Srl; Giuseppe Fusco e Laura Parisi, rispettivamente, 60 e 45 anni di Itri, committenti dei lavori edili commissionati alle due società ritenuti responsabili di omicidio colposo in concorso e di numerose violazioni in tema di edilizia.  Nel corso della prima udienza è stata formalizzata la citazione delle due società che assumeranno la veste di responsabili civili. Si torna in aula nella prima metà del mese di febbraio per l’escussione dei testi.  Ciappino fu travolto dal mezzo pesante, a causa del cedimento del terreno forse cusato dalle piogge incessanti del giorno precedente; rimase schiacciato contro la parete rocciosa. Nonostante i soccorsi furono tempestivi, con l’intervento dell’eliambulanza, il 57enne spirò durante la fase di decollo a causa delle gravissime lesioni riportate.

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