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PRATELLA – Uccise l’amico durante una battura di caccia, condannato

PRATELLA – Uccise il suo compagno, per errore, durante una battuta di caccia al cinghiale. Pietro Nardolillo è stato condannato, oggi (24maggio 2013) essendo stato riconosciuto colpevole di omicidio colposo. Un anno e due mesi di carcere con pena sospesa per la morte di Nicola Tartaglione. Questa la condanna inflitta dai giudici che hanno condannato l’uomo al pagamento dei danni alle parti civili: la moglie e la figlia. La quantificazione del danno dovrà essere stabilita in sede civile. Soddisfatti gli avvocati delle parti civile – Vincenzo Cortellessa, Ciro Balbo e Luca Geremia – che difendevano le due donne.

I fatti: Fu drammatica la mattina del 18 ottobre del 2010 quando Pratella fu  sconvolto per l’incidente  in località Selva Piana. Era una domenica mattina e una decina di persone si diedero appuntamento per una battuta di caccia al cinghiale nelle campagne del paese. Fra loro Nicola Tartaglione, la vittima, è con lui un suo fraterno amico, un militare in carriera che era appena ritornato dall’Afghanistan, Pietro Nardolillo, anche lui di Pratella.  I cacciatori si nascosero fra i cespugli per attendere il passaggio del cinghiale. Improvvisamente, però, dal fucile di Nardolillo partì un colpo che ferì mortalmente l’amico. Le indagini vennero svolte dai carabinieri della Stazione di Prata Sannita, guidata dal maresciallo Giuseppe Sileo



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un commento

  1. Isabella Basiglio

    Non sanno più a chi e cosa sparare…… ogni anno è strage. Mi chiedo: ma quel cacciatore che ha ucciso il figlio di 8 anni, ha abbandonato la caccia o continua il suo “sport”?