CAMPANIA – Fase 2: riapertura di molte attività, incalzano le polemiche

CAMPANIA – Sono molte le regole da rispettare per la riapertura delle attività del mondo della ristorazione fra cui bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, gastronomie, pasticcerie ecc… programmata per oggi, lunedì 4 maggio 2020. Numerose quindi, le regole da rispettare obbligatoriamente per i molti commercianti che decideranno, in concomitanza dell’inizio della fase 2, di riaprire.  La sanificazione dei locali è tra gli obblighi validi per tutti e le visite mediche obbligatorie per i dipendenti e in molti casi l’obbligo di indossare dei camici monouso e delle protezioni ai piedi detti “calzari”. Il provvedimento individua le misure necessarie per garantire la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 in occasione della ripartenza degli esercizi pubblici. Misure che in alcuni casi ricalcano quanto già previsto per legge, e in altri obbligheranno i ristoratori ad adeguarsi, costringendoli ad ulteriori esborsi, come l’obbligo di dover ricorrere ad aziende specializzate per quel che riguarda le operazioni di sanificazione. L’avvio della cosiddetta fase 2 rappresenta per alcuni imprenditori un segnale di ripartenza (soprattutto per la filiera economica della ristorazione che è stata tanto penalizzata dalle limitazioni imposte dai vari decreti anti coronavirus), ma per altri rappresenta soltanto “polvere negli occhi”, infatti, molti sostengono che le misure preposte per la fase 2 non sono adeguate per il riavvio dell’economia. Si spera che, chi deciderà di riaprire adotti tutte le misure preposte dalla pubblica autorità e che la situazione di emergenza sanitaria non sia presa sotto gamba, ne da parte degli imprenditori e ne da parte dei tanti clienti che da oggi usufruiranno di una maggiore (se pur limita) libertà di movimento.