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CAPUA – Gassificatore, ancora tutto in gioco

capua. Il gassificatore di Capua dovrebbe servire per risolvere la questione legata alle emergenze rifiuti. Potrebbe però anche “aggiustare” il disastrato bilancio del municipio. Del resto l’accordo gi sottoscritto con la provincia rappresenterebbe già un valido contributo in tal senso. Le proteste non scalfiscono l’idea progettuale voluta dal sindaco Carmine Antropoli che non tentenna nemmeno davanti alle proteste all’interno della sua stessa maggioranza che hanno  portato, nei mesi scorsi, a diverse “scissioni”. «Questo – afferma – è fuor di dubbio. Le scelte sono state già fatte». I problemi, però, non mancano e sono soprattutto di natura burocratica e riguardano, come be noto, la proprietà del terreno.  Alla Provincia era tutto pronto per procedere con la stesura del bando di gara quando è saltata fuori la questione della proprietà del terreno, proprietà rivendicata sia dal Comune di Capua che dall’Asl Napoli 1. «Quel terreno – sostiene il sindaco – è di proprietà comunale e sul quel terreno vedrà la luce il gassificatore. L’Asl Napoli 1 che ne rivendica la proprietà non ha mai prodotto documenti certi e non ha partecipato agli incontri istituzionali promossi fino ad oggi. Anche questa vicenda, come quella del Puc ha dei lati molto oscuri». Un giallo, dunque, che potrebbe trovare soluzione nella conferenza dei servizi promossa dal presidente della Provincia di Caserta per mercoledì prossimo. «Il comune di Capua – conclude il primo cittadino – ci sarà e dimostreremo, ancora una volta, che quel terreno e nostro. Il gassificatore è un impianto che servirà al ciclo integrato dei rifiuti ed è previsto dal piano regionale”. Antropoli non entra direttamente nel merito della manifestazione di ieri mattina ma sottolinea che la città ha partecipato e, essendo di evento di carattere “regionale”, con poco meno di cento manifestanti non si possa dire che è stato un successo. Tant’è che sul web e sui profili facebook c’è chi domanda: «Ma che fine hanno fatto i capuani che non vogliono il gassificatore? Il sindaco pone l’attenzione anche su altre tematiche, il puc ad esempio, che come per il gassificatore “forze occulte” – dice – tentato di ostacolare.
Oltre sette mesi fa il consiglio comunale, infatti, dopo un lungo iter burocratico, ha licenziato il puc che, per l’amministrazione comunale, rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo del territorio di Capua e Sant’Angelo in Formis. Tutto regolare? Inizialmente sembra di sì con il via libera prima della giunta e, successivamente, recependo le varie osservazioni, da parte del consiglio comunale. L’ingranaggio, però, si ferma o s’inceppa, quando il fascicolo giunge alla regione Campania. E’ lì da oltre sette mesi – chiosa Antropoli – ed l’iter è inspiegabilmente fermo». Cosa tenga bloccato il puc a  palazzo Santa Lucia è un mistero».
Contro l’impianto non si smorzano le protesta dei movienti ambientalisti. Proteste che vengono condivise anche da alcuni esponenti del centro destra – come Antonio Minoja – ed anche da espoenenti del centro sinistra come Nicola Scalera. Il movimento No-Gas non molla la presa.  Pochi giorni fa la protesta in paese  «L’unica via da percorrere, in questo momento e per il futuro, è quella del riciclo, la nostra terra non può sopportare oltre, non c’è alcun vantaggio nella costruzione di questi impianti, gli unici vantaggi sono per i produttori e i costruttori. Quello che chiedo ai cittadini è di  unirsi ai movimenti per lottare contro questi abusi».
È stata la dimostrazione che in Campania c’è un movimento unito per quello che riguarda l’emergenza ambientale. Ma questa era solo la prima tappa, abbiamo voluto cominciare da qui,  adesso porteremo avanti questa battaglia in Regione martedì, per protestare contro il tipo di politica condotto a livello regionale, e in Provincia mercoledì, quando ci sarà l’incontro tra Zinzi, Antropoli e Di Natale, per risolvere la questione della proprietà del terreno su cui verrà costruito il gassificatore e che, di fatto, diventerà terreno di morte». Al termine dell’assemblea, un piccolo corteo ha sfilato verso l’Asl di Capua. «È un gesto simbolico che ha due significati.

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