Ultim'ora

Presenzano – Turbogas, approvato dai Ministeri il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima

Presenzano – Nella transizione energetica, la nuova capacità di generazione dal gas, dice il Pniec, è la soluzione più adeguata alla copertura del fabbisogno in totale allineamento agli obiettivi Europei e con gli standard di sicurezza della rete elettrica nazionale. Per la produzione di energia elettrica, l’Italia necessita di garantire il mantenimento dei livelli di sicurezza, adeguatezza, resilienza e qualità del servizio. In questa ottica l’impianto proposto da Edison a Presenzano è strategico. In particolare, tenuto conto del phase out previsto delle centrali a carbone, gli impianti a gas “compensano l’incremento rilevante di produzione rinnovabile non programmabile e assicurano il mantenimento dei livelli di sicurezza, adeguatezza, resilienza e qualità del servizio”.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato in data 21 gennaio 2020 il testo Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, predisposto con il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che recepisce le novità contenute nel Decreto Legge sul Clima nonché quelle sugli investimenti per il Green New Deal previste nella Legge di Bilancio 2020. Il PNIEC è stato inviato alla Commissione europea in attuazione del Regolamento (UE) 2018/1999, completando così il percorso avviato nel dicembre 2018, nel corso del quale il Piano è stato oggetto di un proficuo confronto tra le istituzioni coinvolte, i cittadini e tutti gli stakeholder. La versione finale del Pniec tiene conto delle osservazioni fatte da Bruxelles sulla bozza varata un anno fa dal Mise e delle novità incluse nel decreto-legge sul Clima, nonché di quanto previsto in tema di investimenti con la sottoscrizione del Green New Deal, già recepito dalla legge di bilancio 2020.
Il Piano conferma la necessità di accelerare la crescita delle energie rinnovabili (Fer), nell’ambito degli interventi complessivi (accumuli, reti, generazione flessibile, altre opere di rete) da realizzare entro il 2030. Il Pniec, inoltre, indica che le installazioni eoliche e fotovoltaiche dovranno crescere a un ritmo pari ad almeno cinque volte quello attuale per arrivare a coprire il 30% dei consumi energetici entro il 2030 e a rappresentare il 55,4% della generazione elettrica contro il 34% di oggi.
Si afferma come priorità del Piano Energetico, il mantenimento dei livelli di sicurezza, adeguatezza, resilienza e qualità del servizio”. Questo vorrà dire che il phase out dal carbone programmato entro il 2025 dovrà avvenire sempreché siano per tempo realizzati gli impianti sostitutivi e le necessarie infrastrutture. Il phase out dal carbone, infatti, “potrà essere implementato attraverso, tra l’altro, la realizzazione di unità termoelettriche addizionali alimentate a gas; dove non sono al momento previsti sviluppi infrastrutturali a gas dall’estero ma solo un temporaneo incremento dei consumi di gas.
Dagli ambientalisti sono piovute le critiche circa la poca ambizione del piano energetico e la mancanza di strumenti per accelerale sulle rinnovabili. Questo nonostante il Piano sia totalmente in linea con gli obiettivi Europei, rivisto in base ai confronti istituzionali a livello nazionale e comunitario. Il testo definitivo del Piano Nazionale Integrato per l’Energica e il Clima (Pniec) è secondo gli ambientalisti un passo indietro anche perché prevede un boom di utilizzo del gas naturale per la generazione elettrica che potrebbe frenare l’espansione di solare ed eolico. Nella transizione energetica, la nuova capacità di generazione dal gas, dice il Pniec, è la soluzione più adeguata alla copertura del fabbisogno in totale allineamento agli obiettivi Europei e con gli standard di sicurezza della rete elettrica nazionale.

Guarda anche

CAIANELLO – Comunali, Lonardo si dà alla musica: “serve” una playlist

CAIANELLO –“… Partecipa anche tu a comporre la playlist di Spazio Caianello, condividi con noi …