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PIGNATARO MAGGIORE – Djibril “Black”, una commovente storia di integrazione che abbatte pregiudizi e luoghi comuni

PIGNATARO MAGGIORE – Un pomeriggio di primavera dell’anno scorso (2018 n.d.r.) incontro per la prima volta Djibril, un ragazzo senegalese… quel pomeriggio lui venne a seguire una mia lezione di italiano presso Villa Imposimato cooperativa Aperion. Per facilità Djibril da quel giorno fu chiamato Gabriele…Gabriele con molta riconoscenza e rispetto ha seguito tutte le lezioni di italiano. Oggi “black” parla  perfettamente 4 lingue. In estate Gabriele manifesta il desiderio di essere pronto ad integrarsi con la comunità di Pignataro Maggiore… Chiedendomi di trovargli un’abitazione al paese…(all’epoca lui viveva in periferia). Con alcuni amici ci siamo attivati subito alla ricerca di una casa. Alla ricerca di mobili e complementi di arredo. Utensili attrezzature per la cucina.ecc…. in quest’occasione scopro il grande cuore solidale della comunità di Pignataro. molte persone mi hanno aiutato anche con un semplice maglioncino molte persone mi hanno aiutato ad arredare la casa di Gabriele e dei suoi tre amici. Trascorrono i mesi e mi accorgo con immensa gioia che il rispetto la riconoscenza e il legame con Gabriele si intensifica sempre di più e questo mi faceva stare bene. In questa vicenda ho scoperto che l’integrazione non è solo una semplice parola sentita in televisione ai telegiornali… ma integrazione è fatta da persone comuni che vogliono aiutare , condividere culture diverse, con persone nate in altri continenti..a ottobre 2018 Gabriele e i suoi tre amici  senegalesi si trasferiscono nella nuova casa ed iniziano a conoscere gente della nostra comunità…. l’integrazione ha inizio e sicuramente il diverso colore della pelle non fa più differenza… Io non ho mai saputo la data di nascita di Gabriele, finché un giorno fermo ai tabacchi per giocare una schedina del SuperEnalotto, chiamo Gabriele e chiedo la sua data….(perché sarebbero stati quelli i numeri che avrei giocato)…. Quel giorno non giocai la schedina… perché  con immenso stupore rimasi spiazzato… io  e Gabriele  eravamo legati da una data. Quel giorno di 25 anni fa mentre Gabriele nasceva io perdevo prematuramente mio padre… Non so se chiamarla coincidenza, o se il destino ha trovato il modo di  fare incontrare nel mio percorso di vita, Gabriele…. Non mi preoccupo di questo… Quel che conta , e ne sono fiero , è quello di aver aiutato una persona … legati dalla stessa data… Il 31 dicembre ho scritto una lettera a mio padre che così recitava:
Ciao pa’… Dopo 25 anni  oggi abbiamo festeggiato un compleanno..
Ti abbraccio
Salvo….
(Gabriele è stato ospite per le vacanze natalizie della mia famiglia di origine in Sicilia).
Salvo Sala

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