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Piedimonte Matese – Municipio, Grillo contro Santillo: hai infamato Piedimonte Matese

Piedimonte Matese –  Il presidente consiglio Gianluigi Santillo finisce nell’occhio del ciclone. Non solo per la pesante condanna inflitta dalla Corte dei Conti, ma anche per la presenza di un procedimento penale a suo carico, per il quale rischia il processo. Non ha dubbi l’avvocato Carlo Grillo che ritiene la “questione” Santillo come “infamante” per la città di Piedimonte Matese. In un lungo documento, Grillo spiega le ragione: “Ho accettato la sconfitta elettorale, ma non ho accettato, non accetto e non accetterò mai l’infamia perpetrata ai danni di Piedimonte Matese.  Circa seicento nostri concittadini hanno dato la loro preferenza a Gianluigi Santillo, personaggio noto alle cronache politiche.  Il Santillo è così risultato  il primo eletto anche per  aver ricevuto  l’appoggio di noti imprenditori locali, il cui interesse era soltanto quello di andare  contro  di  me,  di amministratori di paesi limitrofi, di professionisti di poca fama e di politici non più immacolati e, pertanto, non più candidabili. L’infamia è stata poi sublimata dal neo sindaco Luigi di Lorenzo e dai consiglieri di maggioranza, che, all’unanimità, lo hanno eletto presidente del consiglio.  La carica istituzionale più importante assegnata ad uno straniero: una cosa del genere non è mai accaduta in alcun comune di Italia.  Gravissima infamia che non può essere archiviata e che, anzi, deve  essere  tenuta sempre ben  presente, unitamente agli autori della stessa.  Ma il tempo è galantuomo ed oggi apprendiamo che la corte dei conti, sezione prima giurisdizionale-appello, con sentenza depositata in data 5/7/2017, ha rigettato l’appello proposto dal Santillo avverso la sentenza che lo ha condannato  a rimborsare al consorzio rifiuti cel la somma di euro 120.000,00. La sentenza non è definitiva.  Gli interrogativi che si pongono naturalmente sono tanti. Il Santillo ha dichiarato al momento della candidatura, l’esistenza della sentenza di condanna di primo grado? Poteva candidarsi? Era eleggibile? Il candidato sindaco Luigi di Lorenzo era a conoscenza della sentenza di condanna? Ma vi è di più.  Si legge nella sentenza a pag. 5 che, nel merito, il difensore del Santillo ha precisato l’inesistenza di alcun procedimento penale a carico dello stesso.
Ma ciò non è vero.
Infatti pende procedimento penale n. 5970/ 2012 – r.g. n.r mod. 21 che vede il Santillo imputato in concorso con altri, per gravissimi reati collegati proprio alle illecite assunzioni per le quali poi vi è stata anche condanna della corte dei conti. Relativamente a detto procedimento penale vi è stata da parte della procura presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere richiesta di rinvio a giudizio. La prossima udienza è fissata avanti il gup – giudice Campanaro, per la udienza del 5/2/ 2018 e, probabilmente, vi sarà rinvio a giudizio per Santillo Gianluigi. Alla infamia ha contribuito anche il neo presidente della provincia avvocato Giorgio Magliocca, che ho votato come presidente, che ha conferito al Santillo delega all’ambiente e tale nomina a qualcuno è sembrata come “mettere il lupo a guardia delle pecore”.
Ma il presidente Magliocca poteva non sapere della sentenza di luglio 2017?
Sarà forse opportuno che egli revochi immediatamente la delega conferita al Santillo. Ma torniamo al Santillo. Egli sicuramente era candidabile ed eleggibile, trattandosi di ipotesi di incompatibilità sopravvenuta, che pone problemi solo allorquando la sentenza passerà in cosa giudicata.  Al momento il Santillo può proporre  ricorso per revocazione e per cassazione, pur sapendo che non ne ricorrono i presupposti, ma soltanto per evitare il verificarsi delle incompatibilità.  Allora forse sarà opportuno che il Santillo si dimetta, anzi, io chiedo ad alta voce che egli si dimetta dalla carica di presidente e di consigliere, restituendo così un pò di dignità alla città di Piedimonte Matese”.

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