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Pietramelara – Roghi estivi, le fiamme stanno divorando i boschi del Monte Maggiore,

Pietramelara – Il dramma degli incendi continua, senza sosta, attraverso una metodologia ben precisa che vede divampare focolai, quasi contemporaneamente, in più punti. Pochi giorni fa un incendio di vaste proporzioni ha raso al suolo intere colline ai margini sud della catena montuosa del Montemaggiore. Centinaia e centinaia di ettari di macchia mediterranea e di bosco sono andati in fumo in un vasto territorio a cavallo fra i comuni di Pignataro Maggiore, Giano Vetusto, e Calvi Risorta, Rocchetta e Croce, Dragoni, Liberi, Formicola e Pietramelara. Le fiamme sono rimaste attive per giorni e giorni. Così, metro dopo metro, intere colline sono finite miseramente in fumo. Mentre scriviamo questa cronaca, un altro ampio incendio è attivo sul versante nord del Monte Maggiore, nel territorio di Pietramelara.
Tutto conferma l’azione criminale sistematica protesa alla distruzione di quei boschi che rappresentano – certamente – una delle ultime zone ancora selvagge dell’intera provincia di Caserta. Migliaia di ettari di montagna che costituiscono un pregiatissimo microcosmo per animali e piante vengono, pian piano, attaccati e divorati dalle fiamme. Il bilancio di questi primi mesi di fuoco, supera già di gran lunga quello degli anni scorsi. Micidiale la tecnica con cui si appiccano i roghi in punti diversi, sia per favorire l’allargamento del fronte, sia per rendere più difficile i soccorsi. Pochi i dubbi sul fatto che il fuoco venga innescato da azioni dolose. E’ enorme il costo, per la collettività che paga per le opere di soccorso necessarie per lo spegnimento e la messa in sicurezza delle aree interessate dal fuoco. Quasi mai i colpevoli vengono individuati e puniti.

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