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PIETRAMELARA – Delitto saviano, l’imputato ottiene l’abbreviato

 

PIETRAMELARA. Delitto di Antonio Saviano, l’imputato chiede ed ottiene di essere processato con il rito abbreviato. La prima udienza ci sarà il prossimo nove,bre, esattamente il ventinove partirà il processo. La Procura aveva chiesto il rito abbreviato Intanto spuntano altri due indagati. Uno è di Pietramelara, l’altro è un rumeno da anni residente in paese. Avrebbero fornito un falso alibi al rumeno arrestato per l’assassinio dell’anziano ucciso alcuni mesi fa, nella propria casa, durante una rapina. I carabinieri della stazione di Pietramelara, guidati dal maresciallo Pasquale Mariano, avrebbero già notificato ai due nuovi indagati l’avviso di garanzia e la relativa chiusura delle indagine. Secondo l’accusa Domenico S. – 55 anni, di Pietramelara – e Costantin D. – 40 anni di origine rumena ma da tempo residente a Pietramelara –  avrebbero favorito colui ritenuto l’assassino dell’anziano sostenendo l’alibi fornito da Florin Dascalu, 34 anni, ancora nel carcere di Rebbibbia di Roma, in attesa dell’avvio del processo. Secondo l’accusa Domenico e Costantin avrebbero dichiarato di essere stati a cena – la notte del delitto – con Dascalu in un ristorante di Roccaromana, intrattenendosi fino alle tre del mattino. Una testa scongiurata dal titolare della struttura e da altri avventori.  Saviano venne brutalmente assassinato all’interno della propria abitazione la notte del 18 dicembre 2011. La vittima era stata sorpresa nel sonno, percossa e legata con un lenzuolo. Tracce di sangue erano state rinvenute in più ambienti, indicative del fatto che l’assassino aveva infierito sulla vittima, colpendolo ripetutamente al volto. La porta d’ingresso dell’appartamento della vittima era stata forzata dall’esterno e dallo stato dei luoghi esaminato si poteva ritenere che la morte del Saviano fosse scaturita  nell’ambito di una rapina conclusasi in modo tragico: la casa si presentava a soqquadro ed alcuni cassetti di una scrivania erano stati forzati. Tra le persone monitorate, da una serie di elementi raccolti, si perveniva  all’identificazione del cittadino rumeno Dascalu PetrusFlorin, che la stessa mattina in cui è stato rinvenuto il cadavere del Saviano,aveva abbandonato precipitosamente l’Italia.

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